Il teatro Quirino, intitolato a Vittorio Gassman, si prepara a inaugurare la stagione 2025-26 con il debutto di “Titus-Why don’t you stop the show?”, ma il futuro della storica struttura è avvolto da un acceso contenzioso legale. La presentazione del cartellone ha messo in luce le tensioni tra l’attuale gestione e una potenziale nuova proprietà.
Il debutto della nuova stagione
La nuova stagione del teatro Quirino prenderà il via il 30 settembre con uno spettacolo che promette di attrarre l’attenzione del pubblico. “Titus-Why don’t you stop the show?” è un’opera ispirata a Shakespeare, con Francesco Montanari e Marianella Bargilli nei ruoli principali. La regia è affidata a Davide Sacco, noto per la sua capacità di reinterpretare i classici in chiave moderna. Questo primo appuntamento rappresenta solo l’inizio di una programmazione ricca e variegata che include venti spettacoli diversi.
Nonostante le aspettative artistiche, l’atmosfera intorno al teatro non è delle migliori. Infatti, durante la presentazione del cartellone, sono emerse tensioni significative riguardo alla futura gestione dell’immobile. Rosario Coppolino, amministratore delegato della Quirino srl dal 2014 e direttore artistico Guglielmo Ferro hanno ribadito la loro posizione riguardo alla regolarità del contratto d’affitto attualmente in vigore.
Leggi anche:
Le dichiarazioni dei protagonisti
Coppolino ha affermato con fermezza che la società gestisce legalmente il teatro fino al settembre 2031 grazie a un contratto d’affitto valido. Ha inoltre sottolineato come nel maggio 2024 sia stata ricevuta un’offerta irrevocabile da parte della United Artists per l’acquisto dell’immobile; tuttavia, nessuna risposta era giunta all’appello pubblico per vendere il teatro indetto dalla proprietà Invimit.
La situazione si complica ulteriormente quando Coppolino rivela che nel febbraio scorso hanno esercitato regolarmente il diritto di prelazione sull’immobile dopo aver ricevuto comunicazione dalla proprietà stessa riguardo alla possibilità di acquisto entro sessanta giorni.
Dall’altra parte dello scontro c’è Roberta Lucca della United Artists, che sostiene invece di avere già firmato un atto notarile preliminare per l’acquisto del Quirino lo scorso febbraio. Secondo Lucca, Invimit avrebbe notificato alla Quirino srl una diffida per risolvere immediatamente il contratto d’affitto citando presunti inadempimenti da parte dell’inquilino.
Un programma ricco ma controverso
Nonostante le polemiche legate alla gestione futura del teatro siano predominanti nella discussione pubblica attuale, gli aspetti artistici non devono essere trascurati. Il programma annunciato dal direttore artistico prevede opere significative come “Indovina chi viene a cena?” con Cesare Bocci e Vittoria Belvedere; “La vedova scaltra” interpretata da Caterina Murino; e “La vita davanti a sé” con Silvio Orlando sia protagonista che regista.
Altri titoli interessanti includono “La coscienza di Zeno”, adattamento dall’opera omonima di Italo Svevo interpretata da Alessandro Haber e “L’amore non lo vede nessuno” diretto da Piero Maccarinelli con Massimo Venturiello e Stefania Rocca nel cast.
In aggiunta al cartellone teatrale ci sarà anche spazio per eventi speciali come la proiezione de “Roma città aperta”, film iconico diretto da Roberto Rossellini nel 1945 proprio nella sala del Teatro romano: un omaggio significativo a una delle pietre miliari della cinematografia italiana.
Il futuro rimane incerto mentre i protagonisti continuano ad affrontarsi su questioni legali piuttosto complesse; resta quindi fondamentale seguire gli sviluppi su questa vicenda tanto importante quanto delicata nell’ambito culturale italiano.