Il welfare italiano come leva per la crescita: le parole di Antonio Di Matteo all’INPS

Antonio Di Matteo, membro dell’INPS, sottolinea l’importanza del welfare come asset strategico per la crescita economica e sociale dell’Italia, evidenziando il ruolo cruciale dell’ente nelle politiche pubbliche.
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Durante il convegno “Il sistema welfare italiano: sostenibilità della spesa e sicurezza sociale”, Antonio Di Matteo, membro del Consiglio di Amministrazione dell’INPS, ha messo in evidenza l’importanza del welfare come strumento fondamentale per la crescita economica del Paese. La sua analisi si è concentrata sul ruolo cruciale che l’INPS può svolgere nel supportare politiche pubbliche efficaci e nell’affrontare le sfide sociali attuali.

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L’importanza strategica del welfare

Antonio Di Matteo ha aperto il suo intervento sottolineando che il welfare non deve essere visto come un costo da ridurre, ma piuttosto come un asset strategico da gestire. Secondo lui, una gestione efficace delle risorse destinate al benessere sociale è essenziale per garantire la competitività nazionale. Con oltre 450 miliardi di euro in uscite annue, pari al 27% del PIL italiano, l’INPS si configura non solo come un ente erogatore di prestazioni ma anche come un osservatorio privilegiato sulla condizione sociale degli italiani.

Di Matteo ha spiegato che l’istituto deve evolversi verso una “piattaforma data-driven”, capace di anticipare i bisogni della popolazione e fornire dati utili a guidare decisioni politiche informate. Questo approccio mira a migliorare la qualità dei servizi offerti e a garantire una risposta tempestiva alle necessità emergenti della società italiana.

Ruolo dell’INPS nelle transizioni economiche e demografiche

L’intervento di Di Matteo ha messo in luce anche il compito dell’INPS nel supportare le transizioni economiche e demografiche in corso nel Paese. Ha affermato che l’ente deve andare oltre la semplice erogazione delle prestazioni sociali; deve promuovere fiducia tra i cittadini attraverso servizi capaci di stimolare produttività e coesione sociale.

In questo contesto, Di Matteo ha ribadito che il welfare moderno non rappresenta solo un’eredità storica ma è una leva fondamentale per affrontare le sfide contemporanee. Investimenti mirati nei settori della salute, istruzione, lavoro e inclusione sono considerati cruciali per costruire un futuro sostenibile per l’Italia.

Protezione sociale ed esempi internazionali

Nel suo discorso, Di Matteo ha fatto riferimento ai dati OCSE riguardanti paesi con elevati livelli di protezione sociale. Nazioni come Francia, Austria e Finlandia dimostrano risultati superiori in termini d’innovazione ed occupazione grazie a sistemi ben strutturati di welfare. Questi esempi servono da modello su cui riflettere nella pianificazione delle politiche italiane.

Ha concluso affermando che anche tematiche delicate quali disabilità ed occupazione femminile devono essere affrontate con strumenti adeguati che favoriscano inclusione ed empowerment. In questo senso, l’INPS potrebbe diventare motore propulsore per una nuova era del welfare generativo in Italia.

La visione espressa da Antonio Di Matteo durante il convegno offre spunti significativi su quale direzione potrebbe prendere il sistema previdenziale italiano nei prossimi anni.

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