Un gruppo di venti fedeli della parrocchia San Demetrio di Mosorrofa, in provincia di Reggio Calabria, ha intrapreso un viaggio significativo verso Roma l’8 maggio. Coordinati dal presidente dell’Azione Cattolica Pasquale Andidero e guidati dal parroco don Mimmo Labella, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza unica legata non solo alla loro fede ma anche a eventi storici che hanno segnato la Chiesa cattolica. Questo pellegrinaggio si è rivelato particolarmente emozionante poiché ha coinciso con l’elezione del nuovo Papa, Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome Leone XIV.
Arrivo a Roma e omaggio a Papa Francesco
All’arrivo nella capitale italiana in mattinata, il primo pensiero dei pellegrini è stato quello di rendere omaggio alla memoria di Papa Francesco. Dopo aver atteso in una lunga fila davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, i fedeli hanno attraversato la Porta Santa per raggiungere la tomba del Pontefice scomparso. L’emozione era palpabile nei volti dei partecipanti mentre si trovavano davanti alle spoglie del leader spirituale che aveva ispirato milioni nel mondo. Il momento trascorso in preghiera presso la sua tomba rappresenta un ricordo indelebile per tutti.
Durante l’attesa nella fila per accedere alla basilica, è giunta notizia della seconda fumata nera durante il conclave papale. Nonostante le aspettative crescenti tra i presenti riguardo all’imminente elezione del nuovo successore di Pietro, il gruppo ha continuato con le sue attività programmate senza perdere lo spirito positivo e devoto.
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La gioia dell’elezione e visita ai luoghi significativi
Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo aver visitato la Chiesa del Martirio di San Paolo nel Complesso abbaziale delle Tre Fontane e il Santuario della Vergine della Rivelazione, una nuova emozione ha colpito i pellegrini: intorno alle 18:00 è arrivata finalmente la notizia della fumata bianca al conclave. La sede papale non era più vacante; tuttavia una nota triste aleggiava poiché avevano programmato un ritorno in Piazza San Pietro prima dell’annuncio ufficiale al pubblico.
Il nome scelto dal nuovo Pontefice Robert Francis Prevost – Leone XIV – è stato accolto con entusiasmo dai membri del gruppo che si sono riuniti per pregare insieme e invocare lo Spirito Santo affinché assistesse il nuovo Papa nel suo compito cruciale nella guida della Chiesa cattolica.
Immersione nella storia durante le visite giubilari
La mattina seguente gli stessi pellegrini hanno avuto modo di visitare altre chiese giubilari come San Salvatore in Lauro e San Paolo alla Regola prima d’intraprendere un trasferimento verso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Qui hanno potuto attraversare nuovamente una Porta Santa ed esplorare vari aspetti storici legati al Papato attraverso visite guidate al complesso Lateranense.
L’atmosfera era carica d’intensità emotiva mentre riflettevano sull’importanza storica dell’evento appena avvenuto: l’insediamento del nuovo Pontefice coincideva con momenti significativi legati ai predecessori come Leone XIII noto per l’enciclica Rerum Novarum sul sociale o Giovanni Paolo II con Centesimus Annus. Le domande su quale direzione prenderà ora la Chiesa sotto Leone XIV erano inevitabili tra i membri del gruppo.
Ultimo giorno dedicato al pellegrinaggio simbolico
Il terzo giorno è stato interamente dedicato alla Basilica di San Pietro dove si sarebbe dovuta tenere anche un’Udienza Papale programmata ma annullata all’ultimo momento. I fedeli hanno così concentrato le loro energie sul pellegrinaggio simbolico partendo dall’inizio via della Conciliazione fino ad attraversare nuovamente la Porta Santa portando con sé una croce significativa durante tutto il percorso.
Questo passaggio rappresentava non solo un atto fisico ma anche spirituale; mentre celebrava messa nella Cappella Sistina proprio quel giorno stesso il neoeletto Papa stava iniziando ufficialmente il suo ministero pastorale sulla cattedra apostolica. Dopo aver pregato davanti alle tombe degli ultimi pontefici come Giovanni XXIII o Benedetto XVI ed essersi fermati presso statue significative come quella dedicata a san Francesco da Paola, ogni membro portava dentro sé sentimenti misti tra gioia profonda e riflessioni su quanto vissuto nei giorni precedenti.
Al termine dell’esperienza sul treno diretto verso casa regnava silenzio carico d’emozioni miste a felicità; consapevoli tutti quanti d’aver assistito da vicino ad eventi destinati a lasciare segni indelebili nelle loro vite future.