Un acceso dibattito ha avuto luogo durante la trasmissione Tagadà su La7, dove l’europarlamentare del Partito Democratico Stefano Bonaccini e il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto hanno discusso animatamente dell’assenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al recente summit europeo tenutosi a Tirana. L’incontro ha visto la partecipazione di leader europei come Macron, Merz, Tusk e Starmer, oltre al presidente ucraino Zelensky. Durante il programma è emersa anche una conversazione telefonica tra Zelensky e Donald Trump.
L’assenza di Giorgia Meloni: un tema controverso
La notizia dell’assenza della premier italiana è stata comunicata in diretta dal giornalista Antonio Di Bella, che ha sottolineato come sia la seconda volta consecutiva che Meloni non partecipa a eventi di tale rilevanza. Di Bella ha commentato: “Due indizi fanno una prova”, insinuando che questa assenza possa suggerire una volontà politica o un’esclusione da parte degli altri leader europei. Ha aggiunto che sebbene ci possano essere giustificazioni per il viaggio a Kiev in precedenza, l’assenza attuale solleva interrogativi sulla posizione dell’Italia nel contesto europeo.
Sisto ha cercato di difendere la premier affermando che potrebbe avere avuto numerosi impegni da gestire. Tuttavia, le sue parole hanno suscitato risate tra Di Bella e la conduttrice Tiziana Panella. Nonostante ciò, Sisto ha mantenuto una posizione ferma sul fatto che l’assenza non debba essere interpretata come un segnale politico negativo.
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Il confronto tra Bonaccini e Sisto
Il dibattito si è intensificato quando Bonaccini ha contestato le affermazioni di Sisto riguardo agli impegni della premier durante i vertici internazionali. Secondo Bonaccini, se fosse vero quanto sostenuto dal viceministro — ovvero che l’assenza non avesse significati politici — allora anche altre assenze passate dovrebbero essere considerate allo stesso modo; ma questo approccio gli sembra poco realistico.
Sisto ha replicato dicendo che stava facendo un parallelo errato con altre situazioni politiche. La tensione tra i due politici è aumentata quando Bonaccini ha insistito sul fatto che ogni assenza in occasioni così importanti merita attenzione e analisi critica piuttosto che semplicemente giustificazioni superficiali sugli impegni personali.
Le dichiarazioni finali dei due protagonisti
Nel corso del dibattito sono emerse diverse posizioni sulle implicazioni politiche delle assenze ai vertici internazionali. Sisto ha cercato di minimizzare l’importanza dell’evento dicendo: “Non è possibile trarre conclusioni sull’importanza del governo italiano all’estero basandosi su un’unica assenza”. Ha poi citato i risultati ottenuti dall’attuale governo italiano nelle trattative europee riguardanti il sostegno all’Ucraina come prova concreta della sua influenza internazionale.
Bonaccini però non si è lasciato intimidire dalle affermazioni del viceministro; anzi, le sue osservazioni hanno evidenziato quanto sia cruciale per un paese partecipare attivamente alle discussioni internazionali per mantenere credibilità politica ed economica nel panorama europeo contemporaneo.
Il confronto si chiude con toni accesi ma senza risolvere completamente le divergenze tra i due esponenti politici sulla questione dell’assenza della premier italiana ai vertici cruciali per il futuro politico ed economico d’Europa.