Dal 22 al 26 maggio 2025, la frazione Mandria di Chivasso ospiterà le riprese della terza stagione della serie Netflix “La legge di Lidia Poét“. Questo evento segna un’importante opportunità per il territorio torinese, che si conferma come una location ambita per le produzioni audiovisive. La casa di produzione Groenlandia S.r.l. ha ufficializzato l’arrivo delle telecamere, supportate dalla Città di Torino e dalla Film Commission Torino Piemonte.
Dettagli sulle riprese e regolamentazione del traffico
Per garantire la sicurezza durante le riprese, la Città Metropolitana di Torino ha emesso l’ordinanza n. 214 del 20 maggio 2025. Questa ordinanza stabilisce regole specifiche riguardanti viabilità e accesso alle aree interessate dai ciak. In particolare, Strada Frazione Mandria sarà chiusa al traffico veicolare dalle ore 7:00 del giovedì fino alle ore 13:00 del lunedì successivo. Durante questo periodo saranno attivi divieti di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada.
In aggiunta a questa chiusura principale, altre strade nelle vicinanze subiranno limitazioni temporanee fino al termine delle riprese. Le restrizioni includono anche via Giuseppe Giacinto Bays, che sarà interdetta dal traffico dalle ore 7:00 del venerdì fino alla mezzanotte del sabato successivo. I residenti sono stati avvisati tramite segnaletica temporanea e comunicazioni dirette riguardo ai percorsi alternativi da seguire durante il periodo delle riprese.
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È stato sottolineato che in caso d’emergenza l’organizzazione è tenuta a rimuovere immediatamente qualsiasi ostacolo per garantire un accesso rapido ai soccorsi.
Le scene girate a Mandria
Sebbene non siano stati forniti dettagli specifici sulle sequenze da girare a Mandria, è certo che queste inquadrature rivestiranno un’importanza notevole nella narrazione della terza stagione de “La legge di Lidia Poét“. Le campagne torinesi offrono uno scenario suggestivo e autentico che ben si sposa con l’ambientazione ottocentesca della serie.
Dopo aver effettuato alcune riprese a San Sebastiano da Po, il passaggio nel comune di Chivasso rappresenta un ulteriore passo nel consolidamento dell’immagine del Piemonte come centro nevralgico per il cinema storico italiano. La scelta dei luoghi riflette non solo una ricerca estetica ma anche una volontà precisa degli autori nel voler rappresentare fedelmente il contesto storico in cui si svolge la trama.
Un successo internazionale partito da Torino
“La legge di Lidia Poét” ha riscosso un enorme successo sin dal suo debutto su Netflix ed è diventata una delle produzioni italiane più viste sulla piattaforma nel corso dell’ultimo anno con oltre 85 milioni di ore visualizzate nel solo 2023. Questo traguardo ha convinto gli autori ad avviare i lavori per una nuova stagione molto attesa dai fan.
Matilda De Angelis tornerà nei panni dell’avvocatessa Lidia Poét, affiancata da Eduardo Scarpetta nei panni del giornalista Jacopo Barberis e Gianmarco Saurino come procuratore Fourneau. Il regista Pippo Mezzapesa continuerà a dirigere questa nuova fase dopo aver già lavorato sulla seconda stagione.
Il finale della scorsa stagione aveva lasciato i telespettatori con interrogativi sul futuro professionale e sentimentale della protagonista; ora ci si aspetta che nuove sfide attendano Lidia mentre continua la sua lotta contro le ingiustizie legali nell’Italia postunitaria.
Un’Italia in fermento tra storia e modernità
La serie non racconta solamente le vicende personali dei protagonisti ma offre anche uno spaccato significativo dell’Italia postunitaria caratterizzata da profondi cambiamenti sociali ed economici. In questo contesto storico complesso emerge chiaramente il ruolo cruciale delle donne nella lotta per i diritti civili in un Paese dove ancora era negato loro il diritto al voto.
Torino viene ritratta mentre vive momenti cruciali dello sviluppo urbano; gli eventi storici vengono mescolati abilmente alla narrazione personale dei personaggi principali creando così un’atmosfera densa ed evocativa tipica dei feuilleton storici italiani contemporanei secondo quanto dichiarato dal produttore Matteo Rovere.
L’attenzione ai dettagli storici è evidente grazie all’impegno degli artigiani italiani coinvolti nella produzione; costumi d’epoca accuratamente ricreati insieme agli scenari meticolosamente selezionati contribuiscono all’autenticità visiva richiesta dalla trama complessa della serie stessa.
Chivasso tra cinema e opportunità economiche
L’arrivo de “La legge di Lidia Poét” rappresenta quindi non solo una vetrina importante per Chivasso ma anche potenziali benefici economici derivanti dall’indotto generato dalle produzioni cinematografiche locali; sebbene possano sorgere disagi temporanei legati alla viabilità locale c’è grande entusiasmo tra gli operatori economici locali pronti ad offrire servizi tecnici o catering durante le riprese stesse.
Mandria diventerà parte integrante dei titoli finalizzati alla fine dello show contribuendo così ad accrescere ulteriormente l’immagine positiva dell’intero territorio piemontese sul panorama nazionale ed internazionale.
Mentre cresce l’attesa intorno alla data ufficiale d’uscita prevista presumibilmente nel corso del prossimo anno su Netflix, continuano incessanti speculazioni sui destini narrativi dei personaggi principali coinvolti nelle intricate trame legali presentate nella serie.