Un’eruzione solare spettacolare: il filamento magnetico del Sole nel 2013

Nel settembre 2013, un’imponente eruzione di un filamento magnetico dal Sole ha creato un’esplosione spettacolare, rivelando la complessità dell’attività solare e il ruolo dei campi magnetici.
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Nel settembre 2013, un evento straordinario ha catturato l’attenzione degli scienziati e degli appassionati di astronomia: un filamento magnetico di materiale solare ha eruttato dal Sole, creando un’impressionante esplosione che ha squarciato la corona della nostra stella. Questo fenomeno, lungo circa 320.000 chilometri, è stato immortalato dal Solar Dynamics Observatory della NASA e rappresenta una delle manifestazioni più affascinanti dell’attività solare.

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L’eruzione del filamento magnetico

Alla fine di settembre 2013, il Sole ha mostrato la sua potenza attraverso un’eruzione che ha interrotto le condizioni di quiete. Il filamento magnetico si è staccato dalla superficie solare lasciando dietro di sé quello che appare come un canyon infuocato. Questo “canyon” luminoso segna il percorso in cui i campi magnetici avevano sostenuto il filamento prima della sua esplosione. Le immagini riprese nei giorni 29 e 30 settembre hanno permesso agli scienziati di creare un breve filmato che documenta questo gigantesco evento.

È importante notare che ciò che osserviamo non è fuoco nel senso tradizionale del termine; si tratta invece di plasma, una forma altamente energetica della materia composta da particelle cariche. A temperature estremamente elevate, gli elettroni degli atomi vengono strappati dai nuclei atomici, dando vita a questo gas ionizzato. I campi magnetici presenti sul Sole giocano un ruolo cruciale in questi eventi eruttivi poiché influenzano continuamente il movimento dei gas caldi sulla superficie.

Caratteristiche del Sole

Il Sole è composto principalmente da idrogeno ed elio ed è caratterizzato da temperature estreme: circa 5.500 gradi Celsius sulla superficie e fino a 15 milioni di gradi al centro. Questa compressione dei gas genera enormi pressioni e trasforma la nostra stella in una sorta di reattore nucleare dove avviene la fusione dell’idrogeno in elio. Durante questo processo vengono emesse grandi quantità di radiazioni sotto forma di luce visibile ma anche raggi ultravioletti e X.

La superficie solare presenta aree con gas carichi elettricamente generando potenti campi magnetici noti come “campi magnetici”. Questi campi sono responsabili delle variazioni nell’attività solare; a volte la superficie mostra intensa attività mentre altre volte risulta più tranquilla.

Il ciclo solare

Il ciclo solare rappresenta l’alternanza dell’attività del campo magnetico del Sole ogni circa undici anni. La dinamica interna della nostra stella comporta continui movimenti dei gas ionizzati che generano fortissimi campi elettromagnetici; ogni undici anni i poli nord e sud si invertono completamente modificando così l’attività superficiale.

Questo ciclo influisce direttamente su fenomeni come le macchie solari o i brillamenti stellari; durante i periodi attivi si registrano aumentate manifestazioni visibili sulla superficie del Sole rispetto ai periodi più tranquilli quando l’attività diminuisce notevolmente.

L’evento dell’eruzione nel settembre 2013 rimane uno dei tanti esempi affascinanti dello straordinario comportamento della nostra Stella madre, rivelando sempre nuove sfide per gli scienziati impegnati nello studio dell’astrofisica.

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