Francesco Pagano, residente a San Vittore Olona, ha condiviso un racconto personale riguardo alla sua amicizia con Robert Francis Prevost, recentemente eletto Papa Leone XIV. Pagano, 71 anni e pensionato, descrive il nuovo Pontefice come un membro della sua famiglia. La loro storia è caratterizzata da incontri significativi e momenti di vita condivisi che risalgono a diversi anni fa.
Un’amicizia profonda
Francesco Pagano vive in via Magenta a San Vittore Olona ed è legato da una lunga amicizia con il nuovo Papa. “Bob“, come lo chiama affettuosamente, non è solo un amico, ma una figura familiare per lui e i suoi cari. La connessione tra le famiglie di Pagano e Prevost si è rafforzata nel tempo grazie alla relazione tra Bob e Padre Giuseppe Pagano, fratello di Francesco e Priore del Convento degli Agostiniani di Firenze. Questo legame ha portato Prevost a visitare spesso la zona di Legnano.
Pagano ricorda i momenti trascorsi insieme: “Abbiamo passato tanto tempo assieme durante gli studi“. Le visite sono state frequenti sia nella casa dei Pagano che in quella dei Prevost a Roma. Durante uno dei suoi soggiorni italiani, Prevost ha anche celebrato il matrimonio della sorella di Francesco nel 1984.
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I ricordi condivisi
La storia dell’amicizia tra Francesco e Bob affonda le radici nei primi anni ’80, quando si sono conosciuti a Roma. “Era già sacerdote quando ci siamo incontrati“, spiega Francesco mentre rievoca i momenti passati insieme al futuro Papa durante gite sulla costiera amalfitana o semplicemente trascorrendo del tempo in compagnia.
“Una volta ho ospitato Bob per due notti prima che partisse per l’Africa,” racconta ancora Francesco. L’accoglienza non era solo una questione d’amici; era naturale considerarlo parte della famiglia. Quella notte Bob dormì nel letto di Francesco mentre lui stesso si sistemò altrove per fare spazio all’amico.
Questi episodi evidenziano la semplicità del nuovo Pontefice anche nei suoi rapporti personali: “Nonostante fosse già Padre Generale ed avesse raggiunto posizioni elevate nella Chiesa cattolica, rimaneva umile“.
Il carattere del nuovo papa
Francesco descrive Robert Francis Prevost come una persona eccezionale: “È davvero umile,” dice riferendosi al suo amico ora diventato Papa Leone XIV. Nonostante il suo ruolo importante nella Chiesa cattolica mondiale, ha sempre mantenuto un atteggiamento accessibile verso gli altri.
Pagano sottolinea come questa umiltà sia stata evidente fin dai primi incontri: “Ha sempre saputo trasmettere profondità”. Questo aspetto del suo carattere lo rende unico agli occhi degli amici più stretti che lo conoscono bene.
Inoltre, l’amicizia fra le due famiglie è stata cementata anche attraverso esperienze comuni come celebrazioni religiose importanti o visite familiari reciproche negli anni passati.
L’emozione dell’elezione papale
Il giorno dell’elezione papale è stato particolarmente significativo per Francesco: “Mi sono svegliato pensando a Bob,” racconta emozionato mentre ricorda quel giovedì storico in cui fu annunciata la fumata bianca dal Vaticano. La sorpresa iniziale si trasformò rapidamente in gioia quando seppe che l’eletto era proprio il suo amico americano.
“Quando ho sentito dire ‘Papa americano’, ho capito subito che era lui,” prosegue spiegando quanto fosse forte l’emozione provata nell’assistere all’evento storico dalla propria casa con la televisione accesa sullo schermo principale della stanza.
La reazione viscerale alla notizia dimostra quanto fosse profondo il legame tra i due uomini; entrambi hanno vissuto momenti intensi assieme nel corso degli anni precedenti all’elezione papale di Prevost.
Le aspettative future
Con l’elezione al soglio pontificio arriva anche una serie d’aspettative su cosa possa realizzare Papa Leone XIV durante il suo mandato. Secondo Pagano, “Bob porterà avanti ciò che ha iniziato Papa Francesco.” Egli crede fermamente nelle capacità diplomatiche del nuovo pontefice riguardo ai temi della pace globale; infatti sostiene da sempre valori fondamentali su questo tema cruciale nelle sue interazioni pubbliche precedenti all’elezione papale.
Francesco conclude esprimendo fiducia nelle capacità future dell’amico ora diventato leader spirituale globale: “Penso farà molto bene”.