Mfe punta a diventare leader europeo nel settore media per contrastare le big tech

Pier Silvio Berlusconi guida l’espansione di Media For Europe per creare una piattaforma media paneuropea, puntando a competere con Netflix e Disney nel mercato dello streaming.
Mfe punta a diventare leader europeo nel settore media per contrastare le big tech - Socialmedialife.it

Pier Silvio Berlusconi, CEO di Media For Europe , sta accelerando il piano di espansione del gruppo con l’obiettivo di creare una piattaforma media paneuropea. Questa iniziativa mira a competere con i giganti americani come Netflix e Disney, in un contesto in cui lo streaming ha già superato la televisione tradizionale in Europa. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Handelsblatt, Mfe è determinata a rafforzare la propria posizione nel mercato pubblicitario e nei consumi televisivi.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La strategia di espansione continentale

Mfe ha già consolidato una posizione dominante in Italia, dove detiene il 35,6% del market share, secondo solo alla Rai. La società ha anche una presenza significativa in Spagna e ora si sta concentrando sulla Germania. Qui Mfe è primo azionista di ProSiebenSat.1 con una quota del 31%. L’azienda tedesca rappresenta un obiettivo strategico fondamentale per Berlusconi: l’intenzione è quella di realizzare un’offerta pubblica d’acquisto per consolidare ulteriormente questa partecipazione.

L’Opa proposta da Mfe prevede un pagamento di 4,48 euro per azione più titoli Mfe. Se avrà successo, questo consentirebbe al gruppo italiano di diventare il terzo operatore media europeo per ricavi dopo Rtl e Itv. Tuttavia, l’offerta è stata giudicata inferiore al valore attuale delle azioni da parte degli analisti e gli azionisti hanno tempo fino al 6 giugno per decidere se accettarla o meno.

Le sfide sul mercato tedesco

Nonostante le ambizioni elevate, la strada verso il controllo completo su ProSiebenSat.1 non sarà priva di ostacoli. Il gruppo d’investimento ceco Ppf detiene attualmente il 13% delle azioni P7S1 ed ha fatto sapere che intende salire fino al 29,99%, senza però acquisire completamente la società. Questo approccio mira a impedire che Mfe ottenga il controllo totale della rete televisiva tedesca.

Inoltre ci sono preoccupazioni riguardo alla scarsa sinergia tra i contenuti nazionali dei vari paesi europei e alle possibili difficoltà economiche legate alle economie di scala necessarie per competere efficacemente contro i colossi americani del settore dell’intrattenimento.

Reazioni all’offerta pubblica d’acquisto

Didier Stoessel, Chief Investment Officer del gruppo Ppf, ha recentemente dichiarato che l’offerta della sua azienda non deve essere vista come una guerra contro Mfe ma piuttosto come parte della normale dinamica competitiva nel mercato dei media europei. Stoessel ha espresso apprezzamento nei confronti dei risultati ottenuti da Pier Silvio Berlusconi nella gestione dell’azienda italiana.

Nonostante le differenze culturali tra Italia e Germania – così come quelle tra Spagna – sembra che la strategia messa in atto da Mfe stia guadagnando sostenitori all’interno dell’industria europea dei media. Gli esperti sottolineano infatti che oggi più che mai sono necessarie alleanze solide tra operatori locali affinché possano affrontare insieme le sfide poste dai grandi gruppi statunitensi.

La situazione attuale suggerisce quindi che un consolidamento nel settore televisivo privato europeo potrebbe essere inevitabile nei prossimi anni; Berlusconi vuole posizionarsi come protagonista principale in questo processo trasformativo.

Change privacy settings
×