La questione della sicurezza a Forlì torna al centro del dibattito pubblico, dopo l’ennesimo episodio di violenza che ha coinvolto una baby gang. Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio, esprime preoccupazione per la crescente criminalità giovanile e chiede un intervento deciso da parte delle autorità. La situazione si fa sempre più critica e i cittadini chiedono risposte concrete.
L’episodio violento che ha scosso la comunità
Recentemente, un cittadino extracomunitario è stato accoltellato da un gruppo di ragazzi in quello che sembra essere un tentativo di rapina. Questo evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nella città romagnola. Zattini sottolinea come non si tratti solo di atti isolati ma piuttosto dell’emergere di una vera e propria cultura della violenza tra i giovani. Le segnalazioni fatte dai residenti rimangono spesso inascoltate dalle istituzioni locali, alimentando il senso d’impotenza tra i cittadini.
Il fenomeno delle baby gang è diventato sempre più evidente negli ultimi anni a Forlì, con episodi quotidiani riportati dalla stampa locale. I residenti lamentano una crescente insicurezza nelle strade della città, specialmente in alcune aree considerate ad alto rischio. La percezione diffusa è quella che questi gruppi operino con impunità, senza timore delle conseguenze legali per le loro azioni.
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La richiesta d’intervento da parte dei commercianti
Zattini non si limita a denunciare la situazione attuale; chiede anche misure concrete per affrontare il problema della criminalità giovanile. “Non possiamo più tollerare furti e aggressioni,” afferma con fermezza durante una recente conferenza stampa. Secondo lui, le politiche sulla sicurezza devono diventare una priorità assoluta per chi amministra la città.
Inoltre, Zattini evidenzia come gli operatori commerciali non siano stati invitati ai tavoli decisionali riguardanti la sicurezza pubblica nonostante le richieste avanzate mesi fa. Questa esclusione viene vista come un segnale negativo da parte delle autorità locali nei confronti dei rappresentanti del commercio e dei cittadini stessi.
Un appello alla politica: serve un dibattito aperto
La richiesta principale avanzata dal direttore di Ascom-Confcommercio riguarda l’apertura immediata di un dibattito pubblico sulle problematiche legate alla sicurezza nella città. È fondamentale coinvolgere non solo i rappresentanti politici ma anche associazioni locali e cittadini interessati al tema.
Zattini mette in evidenza l’importanza della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2025 per Forlì: “Questo dovrebbe essere il nostro biglietto da visita,” afferma riferendosi all’immagine che la città vuole presentare all’esterno nel contesto culturale nazionale ed internazionale.
In conclusione, mentre cresce l’allerta sociale riguardo alla presenza delle baby gang sul territorio forlivese, emerge chiaramente l’urgenza per le istituzioni locali di rispondere alle esigenze dei cittadini attraverso azioni concrete volte a garantire maggiore sicurezza nelle strade della città.