Aggiornamento dell’informativa sulla privacy di Meta: cosa cambia dal 16 giugno 2025

Meta annuncia una revisione della privacy che entrerà in vigore il 16 giugno 2025, chiarendo l’uso dei dati e integrando l’intelligenza artificiale, suscitando preoccupazioni sui diritti degli utenti.
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Meta ha annunciato un’importante revisione della propria informativa sulla privacy, che entrerà in vigore il 16 giugno 2025. Questo aggiornamento si propone di chiarire l’uso dei dati degli utenti, specialmente in relazione all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei servizi offerti dall’azienda. Tuttavia, esperti e autorità sono preoccupati per le implicazioni che queste modifiche potrebbero avere sui diritti degli utenti.

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Novità introdotte nell’informativa

L’aggiornamento dell’informativa di Meta è stato presentato come una misura di maggiore trasparenza. L’azienda sostiene che non ci saranno cambiamenti significativi nelle pratiche di raccolta dei dati, ma l’informativa sarà più dettagliata riguardo ai trattamenti effettuati, in particolare quelli legati all’apprendimento automatico e a Meta AI. Nonostante ciò, molti esperti esprimono dubbi su come queste modifiche possano influenzare i diritti degli utenti.

Un cambiamento significativo è già entrato in vigore il 27 maggio 2025: da questa data Meta potrà utilizzare contenuti pubblici condivisi su Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa. Ciò include post, commenti e immagini pubblicate dagli utenti. Gli utenti sono stati avvisati della possibilità di opporsi a questo utilizzo dei loro dati; tuttavia, molti segnalano che il processo per rifiutare non è immediato né intuitivo.

Informativa supplementare per gli utenti europei

In risposta alle normative europee sul trattamento dei dati personali, Meta ha introdotto un documento supplementare rivolto agli utenti europei per conformarsi al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati . Questo documento fornisce dettagli su come vengono gestiti i dati provenienti da fonti pubbliche e interazioni non private.

Inoltre, viene chiarito il trasferimento dei dati verso gli Stati Uniti e altre giurisdizioni esterne all’UE. Sono state implementate clausole contrattuali standard per garantire la protezione delle informazioni anche al di fuori dell’Unione Europea.

Le politiche privacy del gruppo stanno evolvendo verso una maggiore integrazione tra diversi servizi offerti , consentendo così l’utilizzo incrociato delle informazioni raccolte attraverso le varie piattaforme con lo scopo dichiarato di migliorare l’esperienza utente. Tuttavia questo approccio solleva interrogativi sui rischi legati alla profilazione estesa degli individui.

Modalità di raccolta e utilizzo dei dati da parte di Meta

I prodotti offerti da Meta comprendono diverse applicazioni come Facebook, Instagram e WhatsApp. Ogni interazione con questi strumenti genera la raccolta d’informazioni variabili: dai semplici clic fino a dettagli complessi quali posizione geografica o contenuti visualizzati dall’utente durante la navigazione.

Meta raccoglie anche informazioni indirettamente tramite motori di ricerca o siti web terzi che utilizzano plugin social o strumenti analitici come il Pixel di Meta; ciò significa che anche visitando siti esterni si può contribuire alla profilazione personale senza necessariamente interagire direttamente con le piattaforme social stesse.

In aggiunta ai dati forniti direttamente dagli utenti stessi attraverso le app proprietarie, il gruppo Meta può ricevere informazioni da partner commerciali o altre piattaforme terze riguardanti acquisti online o preferenze comportamentali; tali informazioni vengono incrociate con quelle già disponibili all’azienda al fine d’offrire pubblicità mirata agli individui profilandoli ulteriormente rispetto alle loro abitudini online.

Utilizzo dei dati personali nell’ambito della nuova intelligenza artificiale

Una delle questioni più discusse riguarda l’impiego dei dati personali nella formazione della nuova piattaforma AI del gruppo Meta chiamata “Meta AI”. A partire dal prossimo anno verranno utilizzati contenuti condivisi pubblicamente dagli utenti stessi per migliorare modelli linguistici ed elaborazioni visive tramite intelligenza artificiale generativa; tale approccio mira ad ottimizzare assistenti virtuali ed altri strumenti automatizzati sviluppati dalla compagnia ma ha suscitato preoccupazioni tra esperti legali circa la legalità d’utilizzo delle informazioni personali senza consenso esplicito degli interessati coinvolti nel processo decisionale aziendale stesso.

Le autorità competenti hanno iniziato ad indagare sulle nuove condizioni imposte dalla società riguardo all’impiego delle risorse informative generate dagli iscritti, ponendo attenzione sull’effettiva chiarezza comunicazionale presente nelle notifiche inviate agli stessi. In particolare, la Data Protection Commission irlandese ha ricevuto richieste dalle controparti europee affinché venga verificata la compatibilità delle nuove politiche adottate rispetto al GDPR vigente.

Il punto critico rimane quindi quello relativo alla base giuridica invocata dalla compagnia americana: sebbene affermi fare affidamento sul “legittimo interesse” quale motivazione principale, numerosi garanti locali contestano tale interpretazione sostenendo fosse necessario richiedere preventivamente un consenso chiaro ed esplicito prima d’iniziare qualsiasi trattamento informativo collegabile ad attività predittive basate sull’intelligenza artificiale stessa.

Diritti degli utenti secondo il GDPR

Gli iscritti ai servizi offerti da Meta godono comunque ancora oggi alcuni diritti fondamentali stabiliti dal GDPR. Tra questi troviamo:

  • Diritto d’accesso: consente agli interessati sapere quali siano i propri dati
  • Diritto alla rettifica: permette correzioni relative a eventuale errata registrazione
  • Diritto alla cancellazione: consente richiesta eliminatoria
  • Diritto portabilità: permette ottenere copie leggibili
  • Diritto opposizione: consente rifiuto rispetto trattamenti specificatamente marketing

Sebbene siano disponibili strumenti online dedicati affinché possa essere esercitata ogni singola facoltà prevista sopra menzionata, spesso risulta necessario ricorrere ad intervento manuale oppure contattando direttamente il Garante locale competente qualora vi fossero problematiche particolari sorte durante procedura attivabile tramite impostazioni account personale.

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