Andi Pitt, co-fondatore di Ego Death Capital, ha recentemente partecipato a un evento in Toscana dove ha discusso dell’evoluzione di Bitcoin e del suo potenziale come asset innovativo. Con un valore attuale superiore ai 100mila dollari, Pitt sostiene che Bitcoin si trovi ancora in una fase iniziale della sua vita economica. In questo articolo esploreremo le sue opinioni sul mercato delle criptovalute e sull’importanza degli investimenti nelle startup dedicate a questa tecnologia.
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L’analisi del mercato delle criptovalute
Andi Pitt ha espresso preoccupazione riguardo alla copertura mediatica che Bitcoin riceve. Secondo lui, la stampa tende a concentrarsi esclusivamente sul prezzo della criptovaluta senza comprendere appieno il fenomeno sottostante. “La narrazione è spesso emotiva,” afferma Pitt, evidenziando come la vera essenza di Bitcoin non sia stata ancora pienamente realizzata nel suo utilizzo quotidiano. Durante il Tuscany Lightning Summit 2025, evento organizzato da Fulgor Ventures ed Ego Death Capital a Viareggio, ha spiegato che l’accettazione di Bitcoin come investimento è aumentata notevolmente negli ultimi anni.
Pitt ritiene che ci sia una disconnessione tra l’attuale percezione del valore di Bitcoin e la sua funzionalità reale come moneta peer-to-peer. “Molti lo acquistano solo perché il prezzo cresce,” aggiunge, sottolineando che per diventare veramente utile deve essere utilizzato nella vita quotidiana al pari delle valute tradizionali.
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Investire in startup legate al mondo di Bitcoin
Il valore attuale di oltre 100mila dollari per un singolo bitcoin rappresenta una realtà sorprendente rispetto ai prezzi molto più bassi degli anni passati. Tuttavia, molte istituzioni finanziarie continuano a considerare questa valuta digitale con scetticismo. Nonostante ciò, sempre più aziende stanno investendo in questo settore emergente; BlackRock è solo uno dei nomi noti ad aver scommesso su questa tecnologia.
Pitt descrive la situazione attuale come quella di una startup nella fase iniziale: “Bitcoin sta attraversando un processo evolutivo.” Ha condiviso esperienze personali risalenti al 2017 quando lavorava presso Goldman Sachs durante un picco dei prezzi della criptovaluta; tuttavia non si è avvicinata all’investimento fino al 2021.
Ego Death Capital attualmente gestisce nove startup globalmente distribuite nei settori statunitensi ed europei così come nei mercati emergenti. Il fondo si concentra su aziende innovative che sviluppano tecnologie o servizi legati a Bitcoin e opera principalmente nelle fasi seed o pre-serie A degli investimenti.
Le sfide dell’adozione globale
Secondo Andi Pitt, affinché Bitcoin possa avere successo nel lungo termine deve superare il ruolo limitato di semplice riserva di valore custodita da terzi. La vera sfida consiste nell’integrarlo effettivamente nell’economia globale per renderlo accessibile e utilizzabile da tutti gli utenti senza intermediari complicati.
Attualmente gli investimenti vengono effettuati in valuta fiat poiché i costi operativi delle aziende sono generalmente denominati in tale valuta; ciò include stipendi e altre spese necessarie per far funzionare le attività imprenditoriali associate alle tecnologie blockchain.
Pitt osserva anche i problemi specifici affrontati dai paesi con economie fragili dove sistemi bancari inefficienti ostacolano le transazioni finanziarie quotidiane. Paesi africani o Brasile mostrano già segni significativi d’adozione della tecnologia blockchain proprio per affrontare queste difficoltà economiche locali dovute all’instabilità monetaria o inflazionistica.
Opportunità nei mercati emergenti
L’intervento dell’investitore tocca anche questioni socialmente rilevanti: molti cittadini dei paesi meno sviluppati vedono i loro risparmi svalutarsi rapidamente a causa delle politiche monetarie instabili imposte dai governi centrali locali o esteri. Situazioni drammatiche possono verificarsi quando cambiamenti improvvisi nel valore della moneta colpiscono duramente chi lavora duramente per accumulare ricchezze minime ma significative nella propria economia locale.
Dopo aver visitato l’Italia recentemente, Andi Pitt ha avuto modo d’interagire con professionisti del settore locale dedicandosi allo sviluppo tecnologico collegato alle criptovalute: “Ho trovato una comunità incredibile,” commenta riferendosi agli sviluppatori italiani coinvolti nell’ecosistema bitcoin soprattutto nelle università italiane dove c’è grande attenzione verso innovazione tecnologica applicata alla finanza decentralizzata.