Il Ministero della Cultura italiano ha elargito oltre 800mila euro in detrazioni fiscali a Francis Kaufmann, noto con lo pseudonimo di Rexal Ford, un regista americano ora accusato di omicidio. La somma è stata destinata alla produzione del film “Stelle di notte”, la cui esistenza si sta rivelando sempre più controversa e problematica. Questo episodio ha sollevato interrogativi sui controlli effettuati dal ministero riguardo ai finanziamenti pubblici nel settore cinematografico.
I dettagli del finanziamento
Nel novembre 2020, durante una fase critica per l’industria cinematografica a causa della pandemia da Covid-19, il Ministero dei Beni Culturali ha approvato diverse richieste per accedere al tax credit. Tra queste c’era quella presentata da Kaufmann per il suo film “Stelle di notte”. Il decreto che autorizzava i fondi era firmato da Nicola Borrelli e risale al 27 novembre dello stesso anno. L’allora ministro Dario Franceschini supervisionava le operazioni del dicastero sotto il governo bis guidato da Giuseppe Conte.
La somma totale concessa ammonta a ben 836.439,08 euro, una cifra significativa che avrebbe dovuto supportare la realizzazione dell’opera ambientata a Roma. Tuttavia, nonostante l’approvazione dei fondi e i documenti presentati come prova della legittimità del progetto, emergono dubbi sulla veridicità delle informazioni fornite.
Leggi anche:
Le irregolarità nella produzione
La società fittizia Tintagel Films è stata registrata come produttrice dell’opera; tuttavia su piattaforme internazionali come IMDb non ci sono prove concrete dell’esistenza effettiva del film o delle sue riprese in Italia. Secondo quanto riportano fonti interne al ministero, gli accertamenti iniziali sembravano confermare la validità dei documenti presentati: budget dettagliati e revisioni contabili erano stati forniti per giustificare l’erogazione dei fondi.
Nonostante ciò, si è scoperto che Kaufmann aveva utilizzato un’identità falsa; le verifiche successive hanno portato alla luce ulteriori anomalie nei documenti forniti dalla Tintagel Films e dai suoi collaboratori italiani. La situazione si complica ulteriormente quando emerge che parte dei fondi potrebbe essere finita nelle mani sbagliate prima degli eventi tragici avvenuti nel parco romano Villa Pamphili lo scorso giugno.
Reazioni e misure correttive
Il produttore italiano Marco Perotti ha espresso shock dopo aver appreso delle accuse contro Kaufmann; egli stesso era stato coinvolto nella produzione ed ora si trova in una posizione difficile rispetto alle autorità competenti. Ha dichiarato che intende chiarire la sua posizione con il Ministero della Cultura e ribadisce l’esistenza reale del progetto cinematografico.
A seguito delle polemiche scaturite dall’accaduto, Alessandro Giuli, attuale titolare del dicastero culturale italiano, ha promesso misure più severe riguardo all’erogazione dei crediti fiscali nel settore cinematografico. Ha sottolineato l’importanza di evitare situazioni simili in futuro attraverso riforme mirate al sistema attuale che consente potenziali abusi economici.
In risposta alle irregolarità emerse, sono stati avviati controlli approfonditi su altri progetti finanziati tramite tax credit: ad oggi risultano attivati ben 185 accertamenti su opere già sovvenzionate dal governo italiano per un totale complessivo superiore ai 347 milioni di euro erogati fino ad ora. Le autorità stanno monitorando attentamente ogni aspetto legato ai meccanismi di assegnazione dei crediti fiscali affinché casi simili non possano ripetersi in futuro.