Marco Giallini e Gianni Canova protagonisti all’Ischia Film Festival 2025

Marco Giallini anima l’Ischia Film Festival, incontrando studenti e proiettando “La città proibita”. L’attore riflette sulla sua carriera, legami con Napoli e progetti futuri nel cinema.
Marco Giallini e Gianni Canova protagonisti all'Ischia Film Festival 2025 - Socialmedialife.it

Marco Giallini ha portato la sua energia all’Ischia Film Festival, giunto alla sua ventitreesima edizione. L’attore romano ha incontrato gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, insieme al critico cinematografico Gianni Canova. La manifestazione si è svolta nella storica Colombaia di Luchino Visconti e ha incluso la proiezione del film “La città proibita” di Gabriele Mainetti presso il castello Aragonese.

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Un artista poliedrico

Giallini, classe 1963, si definisce un “rocker” non solo per il suo lavoro nel cinema ma anche per le sue passioni musicali. Ha condiviso con il pubblico che suona chitarra e batteria e che ha avuto l’opportunità di esibirsi con artisti del calibro di Paola Turci e Francesco De Gregori. Durante l’incontro a Ischia, l’attore ha parlato della sua carriera e delle esperienze significative che lo hanno formato come artista. La laurea in Lettere e Filosofia conseguita a 37 anni rappresenta solo uno dei tanti aspetti della sua vita dedicata all’arte.

La visita alla Colombaia è stata particolarmente toccante per Giallini: “Il direttore artistico Michelangelo Messina mi ha guidato attraverso un labirinto di piante fino alla tomba di Visconti”, racconta emozionato. Per lui, Ischia è un luogo intriso d’arte: “Non so spiegare l’energia dell’isola; qui sembra che il cinema abbia lasciato un’impronta indelebile”.

Il legame con Napoli

Giallini ha lavorato a lungo a Napoli, dove ha girato due stagioni della serie “La nuova squadra”, collaborando anche con Mainetti in quel periodo. Riguardo al suo rapporto con la città partenopea dice: “Ho trascorso anni indimenticabili qui”. Ricorda una piccola casa in Vico Alabardieri a Chiaia, descrivendo i napoletani come persone autentiche legate alle loro tradizioni culturali.

L’attore sottolinea quanto sia importante mantenere vive le proprie radici culturali: “I romani stanno perdendo questo senso d’appartenenza”. Questo attaccamento alle origini emerge anche nei suoi lavori cinematografici; ogni progetto rappresenta una parte significativa del suo percorso professionale.

Progetti futuri

Dopo oltre quarant’anni nel mondo dello spettacolo, Giallini esprime il desiderio di tornare a lavorare con Paolo Sorrentino: “Non collaboro con lui dai tempi de ‘L’amico di famiglia’, ma sono soddisfatto dei miei lavori”. Ha interpretato ruoli diversi nel corso della carriera – dal cattivo al buono – senza mai sentirsi limitato da nessun genere specifico.

Parlando delle serie tv come “Rocco Schiavone”, afferma: “Senza Schiavone sarei morto!” Anticipa che inizieranno le riprese della settima stagione tra febbraio e marzo prossimi. La saga letteraria da cui è tratta la serie gli sta molto a cuore; considera ormai la Valle d’Aosta una seconda casa dopo aver ricevuto simbolicamente le chiavi della città.

Il festival continua

Il festival si chiuderà stasera con Celeste Dalla Porta che presenterà “Partenope” al castello aragonese. Negli ultimi giorni hanno partecipato numerosi ospiti tra cui Anna Ammirati e Francesca Comencini. Quest’ultima sta lavorando su un documentario realizzato tramite iPhone sul futuro della sinistra politica italiana; pone domande cruciali sulla storia recente del movimento politico italiano.

I riflettori sull’Ischia Film Festival rimangono accesi mentre continuano ad arrivare notizie sui progetti futuri degli artisti presenti all’evento.