Il Longless Film Festival festeggia il suo decimo anniversario con un’edizione speciale che celebra il talento di registi e videomaker under 35. La kermesse, organizzata dalla cooperativa sociale Aeris, si svolge presso il Must di Vimercate. Quest’anno non ci sarà un concorso ufficiale, ma una selezione di opere che hanno affrontato temi attuali in modo originale nel corso degli anni.
Un gala dedicato alla settima arte
Il gala del festival ha avuto luogo al Museo del Territorio, descritto dagli organizzatori come “la cornice ideale per questo viaggio senza tempo”. Ogni proiezione è stata seguita da approfondimenti condotti da esperti del settore in dialogo con il pubblico. Questo approccio ha permesso ai partecipanti di esplorare le chiavi di lettura delle opere presentate e comprendere meglio l’impatto delle storie raccontate sul grande schermo.
La cooperativa Aeris ha sottolineato l’importanza della riflessione condivisa durante questa edizione: “Un’edizione che guarda al passato per interrogare il futuro”, hanno affermato gli organizzatori. Invece dei tradizionali premi per i vincitori, quest’anno è stato dato valore al confronto tra le diverse visioni artistiche e alle storie narrate dai giovani cineasti.
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Tematiche sociali attraverso il cinema
Tra i film presentati spicca “Time Clock Machine”, realizzato all’interno di un laboratorio creativo della cooperativa “Il Castello” di Trezzo sull’Adda. Questo lavoro offre uno sguardo unico sull’immaginario dei protagonisti, permettendo loro di trasformare desideri e memorie in una narrazione ricca d’ironia ed emozione. Il film rappresenta un importante passo nella valorizzazione delle voci spesso trascurate nel panorama cinematografico.
Altrettanto significativo è “Casa Perego”, prodotto dal collettivo Eppure Soffia, che si concentra sulla vita quotidiana delle persone disabili. Questa opera invita a riflettere sulle sfide quotidiane affrontate da chi vive situazioni particolari, portando alla luce storie spesso invisibili nella società contemporanea.
Riflessioni su identità e fragilità
I cortometraggi “Due volte” e “Bertie mi ha scritto una poesia” hanno stimolato discussioni profonde su temi come identità personale e mascolinità imposta. Le opere trattano la fragilità delle aspettative sociali attraverso la storia toccante di una ragazza quindicenne alle prese con le conseguenze del suo primo rapporto sessuale mentre cerca autonomamente la pillola del giorno dopo.
Queste narrazioni non solo intrattengono ma invitano anche a considerare questioni più ampie legate all’identità giovanile nel contesto attuale.
Impegno ambientale sul grande schermo
Un altro tema centrale dell’edizione 2025 è stato l’impegno ambientale rappresentato dal cortometraggio “Quandary”, diretto dal regista turco Sefa Akbulut. Il film pone domande cruciali riguardo ai sacrifici necessari per raggiungere il progresso tecnologico ed economico, sollevando interrogativi pertinenti sulla sostenibilità dell’ambiente.
Durante la proiezione sono stati coinvolti due relatori noti per la loro attività a favore della tutela ambientale: Giorgio Garofalo, consigliere comunale e provinciale con Seveso Futura, insieme ad Alberto Colombo dell’associazione Impulsi-Meda. Il dibattito successivo ha permesso ai partecipanti di confrontarsi su questioni locali legate alla Pedemontana e all’impatto ambientale dei progetti infrastrutturali in corso nella regione.
L’edizione celebrativa del Longless Film Festival si conferma così come un’importante occasione non solo per apprezzare opere cinematografiche significative ma anche per stimolare discussioni vitali sui temi più urgenti della nostra società contemporanea.