La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un bonus significativo per i titolari di Partita IVA iscritti alla gestione artigiani e commercianti, volto a incentivare l’avvio di nuove attività. Questa iniziativa prevede una riduzione del 50% sui contributi previdenziali, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro autonomo e sostenere le nuove imprese.
Destinatari del bonus
Il bonus è rivolto a diverse categorie di lavoratori autonomi. In particolare, possono beneficiarne coloro che si iscrivono per la prima volta a una delle gestioni speciali autonome degli artigiani o degli esercenti attività commerciali tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. È importante notare che l’iscrizione deve avvenire entro i termini stabiliti dalla legge; ad esempio, se un’attività viene avviata il 20 dicembre 2025, la registrazione deve essere completata entro il 19 gennaio 2026.
Inoltre, possono accedere al bonus anche coloro che percepiscono redditi d’impresa e i titolari di ditte individuali o familiari con redditi d’impresa, inclusi quelli in regime forfettario. Anche i soci di società – sia persone fisiche che giuridiche – rientrano tra i beneficiari. La circolare dell’INPS specifica chiaramente che le società a responsabilità limitata sono incluse nella misura.
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È fondamentale sottolineare alcune condizioni legate alla fruizione del bonus: la riduzione contributiva non può essere cumulata con altre agevolazioni già esistenti che prevedono riduzioni delle aliquote previdenziali. Inoltre, questa misura ha validità per un periodo massimo di trenta sei mesi dall’inizio dell’attività o dall’ingresso nella società.
Condizioni per mantenere il diritto al bonus
Per poter beneficiare della riduzione dei contributi previdenziali è necessario rispettare alcune condizioni specifiche riguardanti la continuità della copertura contributiva. I mesi durante i quali si è iscritti alla gestione previdenziale devono essere senza interruzioni; in caso contrario si perde il diritto al beneficio in caso di nuova iscrizione alle gestioni speciali autonome.
La continuità nella copertura è essenziale anche qualora ci siano cambiamenti nell’attività svolta dal lavoratore o variazioni nella gestione previdenziale . Anche se ci fosse una temporanea cessazione dell’attività lavorativa oppure uno spostamento della sede operativa non comporterebbe automaticamente la perdita del diritto al bonus, sempre purché venga mantenuta la continuità nei versamenti dei contributi.
Se vi sono discrepanze tra le date d’avvio dell’attività economica e quella d’iscrizione alla gestione previdenziale autonoma – purché entrambe ricadano nel periodo stabilito – i trenta sei mesi iniziano dalla data effettiva della prima iscrizione.
Procedura per richiedere il bonus
I titolari delle Partite IVA interessati devono seguire una procedura online attraverso il “Portale delle Agevolazioni” . Dopo aver effettuato l’accesso utilizzando SPID, CIE o CNS, gli utenti possono compilare un modulo dedicato alla richiesta del bonus contribuito. Durante questo processo dichiarano sotto responsabilità personale di possedere tutti i requisiti necessari richiesti dalla normativa vigente.
L’INPS ha facoltà di effettuare verifiche sui dati forniti dai richiedenti; pertanto è cruciale fornire informazioni accurate durante la compilazione della domanda. Una volta inviata l’istanza tramite lo stesso portale sarà possibile monitorarne lo stato: se approvata, essa consente ai beneficiari di versare solo metà dei contributi IVS dovuti rispetto all’importo standard previsto.
Nel caso in cui alcuni beneficiari abbiano già versato importi superiori rispetto ai nuovi obblighi previsti dal decreto legge sul nuovo incentivo economico potranno recuperare tali somme eccedenti attraverso compensazioni sulle rate successive oppure richiedendo un rimborso diretto all’INPS.