Il Festival di Film di Villa Medici torna a Roma per la sua quinta edizione, in programma dal 10 al 14 settembre 2025. L’evento si svolgerà negli storici spazi della villa e presenterà oltre trentacinque film provenienti da tutto il mondo. Oltre alle proiezioni, il festival offrirà l’opportunità di incontrare registi e artisti che stanno innovando nel panorama cinematografico contemporaneo. La giuria dell’edizione di quest’anno è composta da Alain Guiraudie, Guslagie Malanda e Anri Sala.
Un festival dedicato al dialogo tra cinema e arte
Sin dalla sua prima edizione nel 2021, il Festival di Film di Villa Medici ha avuto come obiettivo quello di esplorare le intersezioni tra cinema e arte contemporanea. Questo evento rappresenta un’importante piattaforma per scoprire nuove forme espressive e approcci narrativi nel mondo del film. L’edizione del 2025 continuerà a promuovere questo spirito pionieristico attraverso opere che stimolano riflessioni profonde sul nostro rapporto con le immagini in movimento.
Con circa quaranta proiezioni distribuite su tre schermi – uno dei quali all’aperto – i partecipanti potranno vivere un’esperienza unica sotto il cielo romano. La villa si trova in una posizione privilegiata tra Via Veneto e Piazza di Spagna, rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva per gli amanti del cinema. Il festival abbraccia una varietà sorprendente: dai film d’artista ai documentari, dalle fiction ai cortometraggi, senza limiti geografici o formali.
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Le sezioni del festival: concorso internazionale e programmi speciali
Il programma del festival è suddiviso in tre sezioni principali: il concorso internazionale presenta dodici opere recenti che spaziano tra generi diversi; la sezione Focus offre opere fuori concorso con “carte blanche” affidate ai membri della giuria; infine ci sono le serate Piazzale dedicate a proiezioni all’aperto che includono anteprime esclusive e classici restaurati.
La giuria dell’edizione 2025 è stata selezionata per rappresentare diverse prospettive artistiche: Alain Guiraudie porta la sua esperienza come regista affermato; Guslagie Malanda arricchisce la giuria con la sua visione come attrice emergente; Anri Sala contribuisce con un approccio innovativo all’arte visiva. I premi assegnati includeranno il Premio Villa Medici per il Miglior Film e un Premio Speciale della Giuria , entrambi accompagnati dalla possibilità per i vincitori di trascorrere una residenza presso Villa Medici.
Eva Jospin nell’Art Club #39
Parallelamente alle attività del festival principale, l’artista visiva francese Eva Jospin sarà presente nell’Art Club #39 curato da Pier Paolo Pancotto. A partire dal 10 settembre verranno presentate opere video inedite dell’artista nello storico studio Balthus situato all’interno della villa stessa. Questa iniziativa sottolinea ulteriormente l’impegno della manifestazione verso l’integrazione delle arti visive nel contesto cinematografico.
Dettagli pratici sul festival
L’edizione attuale promette cinque giorni intensivi dedicati alla settima arte negli spazi storici della Villa Medici:
- Proiezioni: Quasi quaranta film internazionali saranno mostrati.
- Sezioni: Dodici film saranno presentati nella competizione ufficiale.
- Sale: Tre sale cinematografiche disponibili, inclusa una schermata esterna capace di ospitare fino a cinquecento spettatori.
- Premiazione: Due premi verranno conferiti alla fine dell’evento.
Nel corso dell’edizione precedente nel 2024 si sono registrate quasi quattromila presenze, segno crescente dell’interesse verso questa manifestazione culturale unica a Roma.
La giuria ed esperti coinvolti
La giuria dell’edizione corrente include nomi notabili come Alain Guiraudie – noto regista francese –, Guslagie Malanda – attrice acclamata –, ed Anri Sala – artista visiva innovativo conosciuto a livello internazionale. Ognuno porta esperienze diverse che arricchiranno le valutazioni delle opere presentate durante il festival.
In aggiunta alla giuria principale c’è anche un comitato selettivo composto da professionisti esperti nel campo cinematografico che garantiscono diversità nelle pratiche artistiche scelte ogni anno.
Questa combinazione rende il Festival non solo un evento dedicato al cinema ma anche uno spazio vitale dove cineasti emergenti possono incontrarsi con esperti affermati per discutere sull’evoluzione futura delle immagini in movimento nella cultura contemporanea italiana ed europea.