Fiorella Mannoia ha festeggiato il suo settantesimo compleanno con due concerti sold out alle Terme di Caracalla a Roma. Gli eventi, intitolati “Semplicemente Fiorella”, non sono stati solo delle semplici esibizioni musicali, ma vere e proprie celebrazioni che hanno visto la partecipazione di numerosi artisti e amici del mondo della musica.
Un cast stellare per un compleanno speciale
Le serate del 3 e 4 giugno hanno visto sul palco una serie impressionante di ospiti, tra cui nomi noti come Antonello Venditti, Alessandro Siani, Arisa e Il Volo. Ogni artista ha portato il proprio contributo in duetti inediti che hanno arricchito l’esperienza musicale. La band dell’artista è stata accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura, diretta dal Maestro Rocco De Bernardis. Quest’ultimo ha apportato modifiche agli arrangiamenti delle canzoni della Mannoia e dei brani degli ospiti, rendendo ogni performance unica.
L’atmosfera durante le serate è stata carica di emozione. I duetti non solo hanno messo in risalto le voci dei cantanti coinvolti ma anche la lunga carriera della Mannoia. Ogni artista ha condiviso aneddoti personali legati alla loro amicizia con lei o ai momenti significativi vissuti insieme nel corso degli anni.
Leggi anche:
Storie sul palco: aneddoti indimenticabili
Durante uno dei momenti più toccanti dello spettacolo, Fiorella Mannoia ha accolto Brunori Sas sul palco per cantare “Dio è morto” di Francesco Guccini. Prima dell’esibizione, l’artista ha raccontato un episodio significativo legato a questa canzone: un invito ricevuto dal Vaticano per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile. La richiesta era quella di esibirsi proprio con “Dio è morto”, una canzone che all’epoca della sua uscita subì pesanti censure.
Mannoia ha espresso il suo onore per l’invito ma anche la sua sorpresa nel ricevere tale proposta considerando il passato controverso del brano. Ha dovuto declinare l’invito a causa degli impegni già presidiati nel suo tour, ma si è detta dispiaciuta per non aver potuto cantare davanti a Papa Francesco; tuttavia ha dedicato la canzone al pontefice durante lo spettacolo.
Un finale potente e simbolico
La chiusura dello show è stata affidata a “Il disertore” di Boris Vian, interpretata dalla sola voce della cantante senza alcun accompagnamento strumentale. Con parole fortemente evocative contro la guerra e le ingiustizie sociali, questo brano rappresenta perfettamente lo spirito critico dell’artista nei confronti delle problematiche contemporanee.
Inoltre, Fiorella Mannoia ha concluso il concerto con “Palestina Libera”, sottolineando ancora una volta il suo impegno sociale attraverso la musica. Questi momenti finalizzati all’impatto emotivo dimostrano come l’artista continui ad essere attuale nella sua arte e nella sua visione del mondo oggi più che mai.
“Semplicemente Fiorella” dovrebbe andare in onda su Rai Uno a settembre prossimo; un’occasione ulteriore per rivivere queste emozionanti serate attraverso uno schermo televisivo.