Fondazione Teatro della Fortuna: il Comune propone un piano per risanare il debito

La Fondazione Teatro della Fortuna affronta un disavanzo di 340mila euro. Bcc Fano e Comune collaborano per risolvere la situazione, mentre i fornitori attendono chiarimenti sui pagamenti arretrati.
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La Fondazione Teatro della Fortuna si trova ad affrontare una situazione finanziaria complessa, con un disavanzo stimato di almeno 340mila euro. Luciano Radici, vicepresidente della Bcc Fano, ha confermato che l’istituto di credito e la Fondazione Carifano sono soci con una quota di 15mila euro ciascuno e stanno collaborando per trovare una soluzione a questo problema. Il Comune ha annunciato l’intenzione di presentare una proposta per ripianare il debito in più anni, evitando così richieste immediate ai soci.

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La posizione della Bcc Fano

Luciano Radici ha espresso chiaramente la posizione della Bcc Fano riguardo al debito della Fondazione Teatro. Secondo lui, sarebbe insostenibile chiedere ai due soci di versare immediatamente 175mila euro ciascuno. Ha sottolineato che non era mai emersa alcuna indicazione riguardo a un debito prima d’ora e che i bilanci precedenti avevano chiuso in attivo nel 2023 con mille euro di utile. Questo ha portato a considerazioni sulla necessità di verifiche approfondite delle fatture.

Il vicepresidente ha anche menzionato che è stata già deliberata una spesa di 12mila euro dalla giunta comunale per incaricare un commercialista esterno che esaminerà i bilanci non solo del consuntivo 2024 ma anche degli anni precedenti. Questa verifica dovrebbe richiedere circa quindici giorni, come anticipato dal sindaco Luca Serfilippi.

Radici ha ribadito l’impegno della banca nel sostenere la Fondazione Teatro: “Non vogliamo certo che affondi per causa nostra.” Tuttavia, è chiaro che in futuro saranno richieste maggiori garanzie da parte dell’amministrazione comunale affinché situazioni simili non si ripetano.

La reazione dell’Associazione marchigiana attività teatrali

Gilberto Santini, direttore dell’Associazione marchigiana attività teatrali , sembra avere una visione diversa rispetto alla situazione economica del teatro. Ha dichiarato che non ci sono problemi relativi ai pagamenti nei loro confronti e definisce normale il ritardo nei pagamenti rispetto alla rendicontazione prevista per ottobre 2024. Santini sostiene infatti che tali dinamiche accadono frequentemente anche con altri enti pubblici.

Inoltre, Santini si è mostrato ottimista riguardo alle future collaborazioni tra Amat e la Fondazione Teatro della Fortuna: “Siamo pronti a presentare insieme le prossime attività.” Con un fatturato annuale superiore ai dieci milioni di euro registrati da Amat, Santini ritiene gestibile la situazione attuale attraverso possibili operazioni come ricapitalizzazioni.

I fornitori e le aspettative future

Tra i fornitori coinvolti nella questione c’è anche Rti, responsabile dei servizi teatrali presso la fondazione stessa. Il presidente Stefano Mirisola ha confermato l’esistenza di crediti nei loro confronti pari a circa 120mila euro; tuttavia Mario Rosati, presidente dell’Opera e società cooperativa Cultura associata alla Rti, preferisce mantenere riservatezza sui dettagli specifici relativi all’importo dovuto o al periodo interessato dai pagamenti arretrati.

Nel frattempo rimane da capire quando sarà convocata la commissione Controllo e Garanzia presieduta dal consigliere d’opposizione Samuele Mascarin . Le prossime settimane saranno cruciali sia per comprendere meglio le dimensioni del disavanzo sia per valutare le misure correttive proposte dal Comune nella gestione finanziaria della Fondazione Teatro della Fortuna.

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