Gerri: il successo della serie di Giuseppe Bonito approda su Netflix dopo l’ottima accoglienza

La serie “Gerri”, diretta da Giuseppe Bonito e ispirata ai romanzi di Giorgia Lepore, debutta su Netflix, suscitando interesse per il finale aperto e la possibilità di una seconda stagione.
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La serie “Gerri“, diretta dal regista Giuseppe Bonito, sta per debuttare su Netflix dopo aver conquistato il pubblico di Raiuno. Tratta dai romanzi di Giorgia Lepore, la produzione ha suscitato grande interesse e discussioni tra gli spettatori, in particolare riguardo al finale aperto e alla possibilità di una seconda stagione. Bonito condivide le sue riflessioni sul progetto e sui suoi protagonisti.

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La scelta del cast: un elemento chiave

Giuseppe Bonito sottolinea l’importanza della scelta del protagonista Giulio Beranek, un attore non particolarmente noto al grande pubblico. Secondo il regista, questa decisione si è rivelata vincente per la serie. Beranek interpreta un poliziotto con origini Rom, portando sullo schermo una credibilità che deriva dalla sua esperienza personale; è cresciuto in una famiglia di giostrai e ha vissuto in camper. Accanto a lui c’è Valentina Romani, nota per il suo ruolo nella serie “Mare fuori“. La chimica tra i due attori è palpabile e contribuisce a rendere la narrazione ancora più coinvolgente.

Oltre ai protagonisti principali, anche il resto del cast ha avuto un ruolo fondamentale nel successo della serie. La scrittura solida dei romanzi da cui è tratta “Gerri” ha fornito una base robusta su cui costruire la trama televisiva. L’ambientazione stessa gioca un ruolo cruciale nel raccontare storie che affrontano temi complessi come i pregiudizi sociali.

Un finale controverso: ci sarà una seconda stagione?

Il finale della prima stagione ha lasciato molti spettatori insoddisfatti; alcuni lo hanno definito “appeso”. In merito alla possibilità di continuare con una seconda stagione, Bonito spiega che durante le riprese si era lasciata aperta la porta a futuri sviluppi narrativi ma senza certezze concrete sulla realizzazione effettiva. Nonostante l’interesse crescente da parte del pubblico e delle discussioni intorno a questo tema, non esiste ancora conferma ufficiale per nuovi episodi.

Il regista fa notare che inizialmente i romanzi disponibili erano solo tre; tuttavia hanno deciso di inserire un episodio inedito per completare il format richiesto dalla rete televisiva. Con l’uscita dell’ultimo romanzo della saga quasi contemporaneamente al debutto della serie su Netflix, c’è speranza che questo nuovo materiale possa essere utilizzato se si decidesse di procedere con ulteriori stagioni.

Il legame personale con Giulio Beranek

Giuseppe Bonito descrive Giulio Beranek come un “fratello minore”, evidenziando quanto sia profondo il loro legame professionale e personale. I due si conoscono da oltre quindici anni; infatti fu proprio Bonito a scoprire Beranek quando era assistente alla regia nel film “Marpiccolo“. Questo lungo rapporto lavorativo ha permesso al regista di apprezzarne le qualità artistiche e umane.

Beranek ha dovuto affrontare sei provini prima di ottenere il ruolo principale nella serie “Gerri”. Nonostante le difficoltà iniziali nel trovare l’attore giusto per interpretare un poliziotto Rom credibile, Bonito afferma che non ci sono stati dubbi sulla scelta finale: Beranek incarnava perfettamente ciò che cercavano.

Affrontare i pregiudizi attraverso la narrazione

La produzione della serie è avvenuta in tempi diversi rispetto all’attuale scenario politico italiano; pertanto non ci sono state pressioni dirette legate alle tematiche trattate nella storia riguardanti i pregiudizi sui Rom. Tuttavia alcuni rinvii hanno fatto sorgere interrogativi tra i membri del team creativo circa possibili motivazioni politiche o logiche editoriali dietro queste decisioni.

Bonito chiarisce comunque che durante tutto il processo produttivo c’è stata sinergia con Rai Fiction ed esprime soddisfazione riguardo alla libertà creativa avuta nell’affrontare argomenti delicati attraverso la narrativa visiva proposta dalla sua opera.

Progetti futuri: cinema o televisione?

Guardando avanti ai suoi progetti futuri, Giuseppe Bonito rivela di essere attualmente impegnato nella realizzazione di due film destinati al cinema ma preferisce mantenere riservatezza fino all’inizio delle riprese ufficiali. Dopo aver trovato soddisfazione nel lavoro svolto in ambiti televisivi grazie a progetti come “Gerri”, spera anche in future opportunità nel piccolo schermo dove potrebbe tornare presto.

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