Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha rilasciato un’intervista esclusiva al direttore dell’Adnkronos, affrontando temi delicati come gli attacchi personali subiti e le sue posizioni in politica estera. La premier ha espresso il suo disappunto per le critiche che hanno coinvolto la sua famiglia e ha chiarito la sua visione riguardo ai rapporti con gli Stati Uniti.
Gli attacchi personali e il sessismo nella politica
Nel corso dell’intervista, Meloni ha parlato della sua esperienza di crescita in un quartiere storicamente di sinistra e della sua militanza politica iniziata tra i banchi di scuola. Ha descritto come il confronto politico faccia parte della sua vita da sempre. Tuttavia, ciò che l’ha colpita maggiormente negli ultimi anni è stata la strategia di alcuni avversari politici che hanno cercato di colpirla attraverso attacchi diretti alla sua famiglia. “Ho visto persone senza scrupoli mettere in mezzo mia sorella, il padre di mia figlia e addirittura mia figlia”, ha dichiarato Meloni.
La premier ha sottolineato che questi attacchi sono spesso privi di fondamento e fanno parte di una strategia più ampia chiamata character assassination. Inoltre, Meloni ha evidenziato come molti dei suoi detrattori si proclamino difensori dei diritti delle donne mentre ignorano o minimizzano gli insulti sessisti rivolti a lei. “Troppe volte sono stata oggetto di attacchi sessisti vergognosi”, ha affermato con rassegnazione ma anche determinazione a non accettare questa situazione.
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Meloni si è detta stanca del silenzio generale su queste questioni: “Non bisogna abituarsi a cose del genere”. La presidente del Consiglio ritiene fondamentale combattere contro questo imbarbarimento della discussione pubblica non solo per se stessa ma per tutte le donne coinvolte nella politica.
Politica estera: amicizia con gli Stati Uniti senza subalternità
Un altro tema centrale dell’intervista riguarda la posizione dell’Italia nei confronti degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Biden. Meloni ha chiarito che l’Italia intende mantenere una relazione leale con Washington ma senza cadere nella subalternità rispetto agli interessi americani. Ha spiegato che l’affermazione del principio “America First” non deve essere vista solo come uno slogan elettorale; al contrario rappresenta un programma politico concreto su cui i think tank repubblicani hanno lavorato intensamente negli ultimi anni.
“Soltanto gli ingenui si sorprendono quando una nazione difende i propri interessi”, ha aggiunto la premier italiana. Secondo lei, questa tendenza era già emersa durante precedenti amministrazioni americane ed è quindi naturale aspettarsi comportamenti simili anche ora.
Meloni sembra voler tracciare una linea chiara nel delineare i confini tra alleanza strategica e autonomia nazionale; desidera far valere gli interessi italiani nel contesto internazionale pur mantenendo relazioni solide con partner storici come gli Stati Uniti. Questo approccio riflette una visione pragmatica della geopolitica contemporanea dove ogni paese cerca prima i propri vantaggi economici e politici nel panorama globale sempre più complesso.