Giorgia Meloni in Asia centrale: un viaggio strategico tra Kazakistan e Uzbekistan

Giorgia Meloni inizia il suo primo viaggio ufficiale in Asia centrale, visitando Kazakistan e Uzbekistan per rafforzare relazioni diplomatiche ed esplorare opportunità economiche nei settori energetico e delle materie prime.
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Giorgia Meloni, la premier italiana, ha iniziato ieri il suo primo viaggio ufficiale in Asia centrale, toccando le terre di Kazakistan e Uzbekistan. Questo incontro è particolarmente significativo dopo che la visita inizialmente programmata per aprile era stata annullata a causa della morte di Papa Francesco. La riprogrammazione del viaggio sottolinea l’importanza che Meloni attribuisce a questa missione diplomatica ed economica.

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Un incontro atteso

La premier è atterrata nella storica città di Samarcanda, dove si svolgeranno incontri cruciali con i leader locali. L’ultimo incontro tra Meloni e il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev risale a un anno e mezzo fa presso Palazzo Chigi. Ora, sotto la torre Bayterek ad Astana – simbolo dell’indipendenza kazaka – si prepara a discutere questioni vitali per entrambe le nazioni.

Il contesto geopolitico è complesso: sia il Kazakistan che l’Uzbekistan sono ex repubbliche sovietiche con forti legami storici con Mosca ma stanno cercando di affermare una maggiore autonomia rispetto alla Russia. Inoltre, questi paesi sono sempre più al centro degli interessi cinesi. La visita della premier italiana rappresenta quindi non solo un’opportunità commerciale ma anche una sfida diplomatica nel tentativo di stabilire relazioni più solide tra Europa e Asia.

Opportunità economiche

Durante questo viaggio, Meloni intende esplorare opportunità commerciali significative per le aziende italiane nei settori delle materie prime critiche ed energetiche. Il Kazakistan è ricco di minerali rari essenziali per la produzione dei semiconduttori; infatti produce 18 dei 34 materiali considerati “critici” dall’Unione Europea. Questo aspetto rende il paese un partner strategico nell’ambito delle forniture tecnologiche globali.

Inoltre, il Kazakhstan possiede importanti giacimenti petroliferi come quello del Kashagan nel Mar Caspio, definito come una delle scoperte petrolifere più rilevanti degli ultimi decenni. Eni opera nella regione dal 1992 insieme ad altre aziende italiane che hanno investito notevolmente nel mercato locale; attualmente ci sono oltre 260 imprese italiane attive in Kazakistan.

La questione energetica sarà uno dei temi centrali nei colloqui con Tokayev; si prevede infatti che vengano firmati accordi su energia tradizionale e rinnovabile oltre a quelli riguardanti le materie prime critiche necessarie per lo sviluppo industriale europeo.

Summit Italia-Asia centrale

Domani avrà luogo un summit storico tra Italia e i paesi dell’Asia centrale: oltre al Kazakistan, parteciperanno anche Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan. Si tratta della prima riunione a livello di capi di Stato dedicata specificamente ai rapporti fra queste nazioni ed è vista come un passo importante verso una cooperazione più stretta in vari ambiti economici e politici.

Il summit segue gli sviluppi del primo vertice Asia Centrale-Unione Europea tenutosi recentemente a Samarcanda dove sono stati discussi investimenti europei pari a 12 miliardi di euro destinati alla regione. L’Italia aspira così ad assumere un ruolo da protagonista nelle dinamiche commerciali asiatiche dopo Russia e Cina.

Le prospettive infrastrutturali saranno anch’esse oggetto d’interesse: il progetto Titr mira alla creazione di collegamenti ferroviari marittimi capaci d’avvicinare l’Europa all’Estremo Oriente attraverso nuove strade ferroviarie entro il 2030 secondo quanto previsto dalla strategia Global Gateway dell’Unione Europea.

Meloni avrà anche incontri bilaterali con leader uzbekistani volti ad approfondire collaborazioni su energia sostenibile ed agricoltura rispettosa dell’ambiente; tematiche crucialissime nell’attuale contesto globale caratterizzato da sfide climatiche crescentemente pressanti.

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