Glovo introduce bonus per i rider in base alle temperature: la Cgil critica la misura

Glovo introduce bonus per i rider durante le ondate di caldo, suscitando critiche dalla Cgil che mette in discussione la sicurezza dei lavoratori e il rispetto dei loro diritti fondamentali.
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L’azienda di food delivery Glovo, fondata a Barcellona nel 2014, ha recentemente annunciato l’introduzione di bonus economici per i rider che lavorano durante le ondate di caldo. Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte della Cgil, che denuncia come tali misure possano mettere a rischio la salute dei lavoratori. La questione si inserisce in un contesto più ampio riguardante la sicurezza sul lavoro e il riconoscimento delle alte temperature come un serio pericolo.

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I dettagli del bonus legato al caldo

Glovo ha comunicato ai suoi rider attraverso una mail ufficiale che l’aumento delle temperature in diverse zone d’Italia richiede particolare attenzione nei confronti di chi lavora all’aperto. Nella comunicazione si legge: “La tua sicurezza è la nostra priorità”, seguita dall’informazione riguardante un contributo economico destinato ad aiutare i lavoratori nell’acquisto di crema solare, sali minerali e acqua.

Il sistema dei bonus prevede diversi livelli a seconda delle temperature registrate. Per le temperature comprese tra 32°C e 36°C, il rider riceverà un incremento del 2% sulla sua retribuzione; se le temperature salgono tra 36°C e 40°C, il bonus aumenta al 4%. Infine, se si superano i 40°C, il compenso aggiuntivo arriva all’8%. Queste cifre sono state presentate come una forma di supporto ai lavoratori durante periodi climatici estremamente caldi.

Le critiche della Cgil

La NidilCgil non ha tardato a rispondere alla nuova politica dell’azienda con una lettera formale in cui esprime forte disapprovazione verso questa iniziativa. Il sindacato sottolinea che nessun compenso può giustificare il lavoro svolto in condizioni potenzialmente letali o rischiose per la salute dei dipendenti. Secondo loro, l’introduzione di questi bonus rappresenta una mancanza di rispetto verso i diritti fondamentali dei lavoratori.

Inoltre, viene messo in discussione anche il Protocollo Caldo attualmente oggetto di discussione nelle istituzioni italiane; questo documento riconosce esplicitamente gli effetti nocivi delle alte temperature sui lavoratori e stabilisce linee guida precise per garantire condizioni sicure sul posto di lavoro. La posizione della Cgil evidenzia quindi un contrasto tra le politiche aziendali adottate da Glovo e quelle raccomandate dalle normative vigenti.

Implicazioni sulla sicurezza dei riders

L’introduzione del sistema dei bonus potrebbe avere ripercussioni significative sulle condizioni operative degli riders durante l’estate italiana. Con l’aumento delle temperature estive sempre più frequente negli ultimi anni a causa del cambiamento climatico, è fondamentale considerare non solo gli aspetti economici ma anche quelli legati alla salute e alla sicurezza sul lavoro.

I riders potrebbero sentirsi spinti ad accettare turni anche quando le condizioni meteorologiche sono avverse pur di guadagnare qualche euro extra tramite questi incentivi temporanei. Questo scenario solleva interrogativi su come le aziende debbano gestire responsabilmente tali situazioni senza compromettere il benessere fisico degli operatori coinvolti nel servizio.

Le polemiche intorno all’iniziativa evidenziano quindi una necessità urgente: trovare soluzioni sostenibili che tutelino sia gli interessi economici dell’azienda sia quelli fondamentali della forza lavoro impegnata nella consegna alimentare sotto sole cocente o altre condizioni climatiche sfavorevoli.