Negli ultimi quattro anni, Google ha implementato un sistema di allerta per i terremoti sui dispositivi Android, in collaborazione con Science.org. Questo strumento ha dimostrato la sua efficacia nel rilevare eventi sismici e avvisare le persone nelle aree colpite. I dati raccolti fino ad oggi mostrano risultati significativi, evidenziando l’importanza della tecnologia nella gestione delle emergenze.
Un bilancio positivo dopo quattro anni
Dal lancio del sistema nel 2021, Google ha registrato oltre 18.000 eventi sismici in circa 100 Paesi diversi. Questo numero rappresenta una vasta gamma di scosse che variano in intensità e impatto. Il sistema è progettato per inviare avvisi anche solo pochi secondi prima dell’arrivo delle onde sismiche, un intervallo temporale che può risultare cruciale per la sicurezza delle persone coinvolte.
Non tutti i terremoti rilevati hanno portato a notifiche ufficiali; infatti, il sistema è estremamente sensibile e riesce a captare anche scosse minime che potrebbero non essere percepite dai sismografi tradizionali. Fino ad oggi, sono stati inviati avvisi relativi a più di 2.000 terremoti globalmente, generando circa 790 milioni di notifiche agli utenti Android.
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L’espansione dell’accesso al servizio
Con l’aumento della diffusione degli smartphone negli ultimi anni, il numero di persone raggiunte dal servizio è cresciuto notevolmente. Nel 2019 si stimava che circa 250 milioni di utenti potessero beneficiare del sistema; oggi questo numero è salito a ben 2,5 miliardi quotidianamente attivi sul servizio d’allerta.
Questa crescita esponenziale sottolinea come la tecnologia possa svolgere un ruolo fondamentale nella protezione delle vite umane durante eventi naturali imprevedibili come i terremoti. La possibilità per così tante persone di ricevere informazioni tempestive rappresenta un passo avanti significativo nella prevenzione dei danni causati da questi fenomeni.
La tecnologia alla base del sistema
Il cuore pulsante del sistema d’allerta è costituito dagli accelerometri presenti nei moderni smartphone Android. Questi sensori sono gli stessi utilizzati per funzionalità comuni come l’orientamento dello schermo o il riconoscimento dei movimenti durante giochi interattivi.
La comunicazione tra gli smartphone e i server cloud gioca un ruolo essenziale nel funzionamento dell’intero meccanismo: periodicamente gli accelerometri vengono interrogati dai server Google per monitorare eventuali situazioni anomale o potenzialmente rischiose legate ai movimenti tellurici della terra.
Grazie alla grande quantità di dispositivi connessi , il sistema riesce a ridurre rapidamente i falsi positivi attraverso algoritmi sempre più sofisticati e precisi che analizzano le informazioni ricevute in tempo reale.
In sintesi, l’integrazione della tecnologia mobile con sistemi avanzati d’allerta offre nuove opportunità nella gestione dei rischi legati ai disastri naturali e contribuisce significativamente alla sicurezza pubblica globale.