Ieri sera, il Teatro Carlo Felice di Genova ha ospitato una folta affluenza di pubblico per la prima dell’opera “Carmen“. In un clima di rinnovata fiducia, lo sciopero indetto dalla Cgil e dallo Snater è stato temporaneamente sospeso in segno di supporto al nuovo sovrintendente Michele Galli. L’evento ha visto il pubblico accorrere per assistere a questo capolavoro di Georges Bizet, presentato con un allestimento curato dall’Opera di Roma e diretto da Donato Renzetti.
Un allestimento coinvolgente
La produzione si distingue per l’allestimento vivace e colorato che caratterizza “Carmen“, un’opera definita “mediterranea” grazie alla sua fusione tra leggerezza e drammaticità. La partitura offre momenti musicali leggeri ispirati al folclore locale, ma ben presto la narrazione prende una piega tragica. Al centro della storia c’è Carmen, una figura femminile forte e libera che affronta il suo destino senza compromessi. Questa dualità tra gioia e tragedia rappresenta uno degli aspetti più affascinanti dell’opera, rendendo difficile individuare parti musicali deboli.
Sotto la direzione attenta di Renzetti, che ha scelto la versione con i recitativi anziché quella originale in prosa dell’opéra-comique, l’esecuzione è risultata vibrante. Il direttore ha saputo bilanciare ampi slanci lirici con freschezza ritmica e tensione drammatica.
Leggi anche:
I protagonisti sul palco
Annalisa Stroppa ha brillato nel ruolo principale interpretando Carmen in modo convincente. La sua voce calda ed espressiva insieme a una presenza scenica carismatica hanno catturato l’attenzione del pubblico. La Stroppa è riuscita a incarnare perfettamente lo spirito libero della sigaraia spagnola ricevendo calorosi applausi al termine della performance.
Giuliana Gianfaldoni si è distinta nel ruolo di Micaela, offrendo un’interpretazione delicata ma incisiva del personaggio opposto a Carmen: timida ma leale. Le pagine più eleganti dell’opera sono state eseguite dalla Gianfaldoni con gusto ed espressività notevoli.
Francesco Meli nei panni del Don Josè ha dimostrato grande maturità interpretativa soprattutto nei secondi atti; mentre Luca Tittoto nel ruolo di Escamillo ha mostrato qualche difficoltà vocale nonostante alcune soluzioni eleganti nel fraseggio musicale.
Una produzione ben orchestrata
Il cast completo includeva anche Armando Gabba, Saverio Fiore, Paolo Ingrasciotta, Luca D’Amico, Vittoriana De Amicis e Alessandra Della Croce; tutti hanno contribuito a creare un’atmosfera intensa durante lo spettacolo. Il coro e l’orchestra hanno fornito un supporto sonoro robusto alla performance generale; particolare menzione va fatta al coro delle voci bianche preparato da Gino Tanasini che si è distinto per precisione ed energia.
Le scene firmate da Daniel Bianco hanno creato uno sfondo funzionale ed esteticamente gradevole all’intera opera mentre la regia ripresa da Nuria Castejon ha arricchito ulteriormente lo spettacolo grazie anche alle coreografie ben concepite.
L’entusiasmo del pubblico si è manifestato attraverso calorosi applausi finali dopo una serata ricca d’emozioni artistiche; il secondo appuntamento con questa opera avrà luogo questa sera alle ore 20 presso il medesimo teatro.