Il film “Conclave”, diretto da Edward Berger e tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris, ha visto un notevole incremento di visualizzazioni dopo la morte di Papa Francesco. Questa pellicola, che esplora i meccanismi interni della Chiesa cattolica durante l’elezione del nuovo Papa, si inserisce in un filone cinematografico che ha già visto altri titoli affrontare tematiche simili. Tra questi spiccano “Angeli e demoni” con Tom Hanks e le opere di registi italiani come Nanni Moretti e Paolo Sorrentino.
La trama di Conclave
“Conclave”, premiato con un Oscar per la sceneggiatura, è ambientato nel Vaticano subito dopo la morte del Papa. Il Cardinale Lawrence, interpretato da Ralph Fiennes, si trova a dover gestire l’elezione del nuovo Pontefice in una situazione carica di tensione. I cardinali più influenti della Chiesa si riuniscono nelle segrete stanze vaticane per discutere chi sarà il successore dell’amato defunto Papa.
La narrazione segue Lawrence mentre naviga attraverso intrighi politici e spirituali. Un oscuro segreto emerge durante le trattative per l’elezione, mettendo a rischio non solo il futuro della Chiesa ma anche le sue convinzioni personali. Il regista ha dichiarato che il film intende esplorare i dubbi esistenziali del protagonista: “Un Papa è morto e bisogna trovarne un altro,” afferma Berger. La crisi di fede vissuta da Lawrence riflette una lotta universale che può toccare chiunque nella propria vita professionale.
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I personaggi principali
Oltre a Ralph Fiennes nel ruolo principale, “Conclave” presenta un cast ricco ed eterogeneo composto da attori noti come Stanley Tucci nei panni del Cardinale Bellini – favorevole al cambiamento – John Lithgow come Trembley di Montreal – tradizionalista –, Sergio Castellitto nel ruolo dell’italiano Goffredo Tedesco e Lucian Msamati come Adeyemi dalla Nigeria – candidato a diventare il primo Papa africano.
Questi personaggi incarnano diverse correnti all’interno della Chiesa cattolica contemporanea, ognuno portando avanti visioni contrastanti su quale debba essere il futuro della religione in un mondo sempre più secolare. Le dinamiche tra loro sono caratterizzate da ambizione personale ma anche da conflitti ideologici profondi che riflettono le sfide reali affrontate dalla Chiesa oggi.
Riferimenti ad altre opere sul tema
Il tema dell’elezione papale non è nuovo al cinema italiano; Nanni Moretti con “Habemus Papam” aveva già esplorato la figura complessa del Pontefice riluttante nel 2011. In quel film Michel Piccoli interpreta Melville, costretto ad affrontare una crisi personale proprio mentre viene eletto al soglio pontificio.
Paolo Sorrentino ha proposto una visione diversa con “The Young Pope”, dove Jude Law interpreta Pio XIII in uno scenario contemporaneo pieno di contraddizioni sociali ed ecclesiali. Entrambi i registi hanno saputo dare voce alle fragilità umane dei leader religiosi attraverso storie avvincenti che mettono in luce sia gli aspetti spirituali sia quelli più terreni delle loro vite.
L’impatto culturale delle rappresentazioni cinematografiche
Le opere cinematografiche sul Vaticano offrono uno spaccato interessante sulla realtà ecclesiastica moderna; esse stimolano dibattiti su temi quali autoritá religiosa, fede personale e riforma interna alla Chiesa cattolica. Film come “I due papi”, diretto da Fernando Meirelles nel 2019 su Netflix, raccontano momenti cruciali nella storia recente della Santa Sede attraverso dialoghi tra figure emblematiche come Bergoglio e Ratzinger.
Queste narrazioni non solo intrattengono ma invitano anche alla riflessione sulle sfide attuali cui è chiamata la leadership religiosa mondiale nell’affrontare questioni socialmente rilevanti come giustizia sociale ed inclusività all’interno delle comunità credenti.
In sintesi, “Conclave” si inserisce perfettamente in questo panorama narrativo ricco ed articolato dedicando attenzione ai dilemmi morali dei suoi protagonisti mentre mette in evidenza l’importanza storica dell’elezione papale nell’ambito della cultura contemporanea.