“L’amore che ho”, il nuovo film di Paolo Licata dedicato alla vita della cantautrice siciliana Rosa Balistreri, è uscito nelle sale italiane l’8 maggio 2025. La pellicola non solo racconta la storia di una delle voci più rappresentative della musica popolare siciliana, ma lo fa anche attraverso una colonna sonora originale firmata da Carmen Consoli. La presentazione del film si è svolta a Messina, presso il cinema Lux e il multisala The Screen, alla presenza del regista e delle attrici protagoniste.
Un cast d’eccezione e la musica di Carmen Consoli
Il cast del film include nomi noti come Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro e Tania Bambaci. Oltre a questi talentuosi attori, spicca la presenza di Carmen Consoli non solo come autrice delle musiche originali ma anche nel ruolo di Alice. La scelta della Consoli per questo progetto non è casuale; l’artista catanese ha sempre considerato Rosa Balistreri una fonte d’ispirazione per il suo lavoro musicale. Durante l’incontro con i giornalisti, ha condiviso le sue emozioni riguardo al processo creativo dietro la colonna sonora.
Consoli ha descritto come sia stata una sfida realizzare le musiche per un’opera così intensa e significativa. Ha voluto ricreare sonorità che potessero evocare l’atmosfera dei tempi in cui visse Balistreri, utilizzando tecniche tradizionali come i microfoni a nastro per ottenere un sound autentico. L’orchestra presente nella colonna sonora rappresenta un sogno mai realizzato da Rosa stessa: dare voce alle sue canzoni attraverso arrangiamenti orchestrali che ne esaltassero la potenza espressiva.
Leggi anche:
La canzone “L’amuri ca v’haju“, parte integrante della colonna sonora del film, è già disponibile su tutte le piattaforme musicali ed evidenzia ulteriormente il legame tra le due artiste.
La trama de “L’amore che ho”
Dopo aver debuttato con successo al 42° Torino Film Festival, “L’amore che ho” offre uno sguardo profondo sulla vita di Rosa Balistreri attraverso diverse fasi della sua esistenza interpretate da Sardo, Finocchiaro e altre attrici emergenti. Il racconto si snoda tra drammi personali e momenti significativi legati alla carriera dell’artista siciliana.
Il personaggio centrale affronta relazioni complesse; in particolare emerge il conflitto tra madre e figlia rappresentato dalla figura di Angela interpretata da Tania Bambaci. Questo aspetto aggiunge ulteriore profondità narrativa al film mentre esplora temi universali quali amore filiale e cultura patriarcale tramite gli occhi dei protagonisti.
Il copione è liberamente ispirato dalla biografia scritta dal nipote Luca Torregrossa ed elaborato dal regista insieme ad altri sceneggiatori esperti nel settore cinematografico italiano. L’opera intende rendere omaggio all’eredità culturale lasciata da Balistreri non solo come artista ma anche come simbolo sociale durante un periodo storico cruciale per l’Italia.
Un museo dedicato a Rosa Balistreri
In concomitanza con l’uscita del film si celebra anche “La casa di Rosa”, museo inaugurato nella città natale dell’artista: Licata. Situata in via Martinez 42 nell’area marina della città, questa struttura ospita memorabilia legati alla vita dell’artista compresi libri biografici, fotografie storiche ed estratti audio delle sue canzoni più celebri.
Promosso dal comune locale insieme al Centro studi di cultura siciliana e meridionale, il museo funge da punto d’incontro per appassionati e studiosi interessati ad approfondire la figura iconica della cantautrice siciliana. All’interno sono disponibili proiezioni video contenenti interviste storiche oltre ai concerti registrati durante gli anni d’oro della sua carriera musicale.
Questa iniziativa mira non solo a preservare la memoria collettiva legata all’artista ma anche ad educare nuove generazioni sul valore culturale rappresentato dalla sua opera artistica nel contesto storico italiano.