Il governo introduce la prestazione universale per anziani non autosufficienti: ecco cosa sapere

Il Governo Italiano introduce la Prestazione Universale per anziani ultraottantenni non autosufficienti, offrendo indennità mensile e voucher per assistenza domiciliare fino al 2026.
Il governo introduce la prestazione universale per anziani non autosufficienti: ecco cosa sapere - Socialmedialife.it

Con il Decreto Legislativo n. 29 del 15 marzo 2024, il Governo Italiano ha avviato la Prestazione Universale, una misura sperimentale dedicata agli anziani ultraottantenni in condizioni di grave non autosufficienza. Questa iniziativa, valida fino al 31 dicembre 2026, rappresenta un passo significativo nel rafforzamento del sistema di welfare nazionale, mirando a fornire un supporto concreto ai cittadini più vulnerabili.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Cos’è la prestazione universale

La Prestazione Universale si compone di due elementi principali che mirano a garantire un sostegno adeguato agli anziani in difficoltà:

  1. Indennità mensile di accompagnamento: Nel 2025, l’importo sarà fissato a 542 euro al mese e verrà erogato in forma monetaria.

  2. Voucher per assistenza domiciliare: Questo voucher potrà arrivare fino a un massimo di 850 euro mensili e dovrà essere utilizzato esclusivamente per servizi assistenziali come l’assunzione di assistenti familiari o l’accesso a strutture specializzate.

A differenza delle misure precedenti, le due componenti della Prestazione Universale possono essere accumulate. Gli aventi diritto potranno ricevere sia l’indennità che il voucher dopo aver superato i necessari accertamenti da parte dell’INPS.

A chi spetta la prestazione universale: requisiti nel 2025

L’INPS ha delineato i criteri necessari per accedere alla Prestazione Universale attraverso il messaggio n. 1401 del 5 maggio 2025. I requisiti principali includono:

  • Età: È necessario avere almeno ottant’anni compiuti.
  • Invalidità: Occorre possedere una invalidità civile riconosciuta al cento percento con indennità di accompagnamento già attiva.
  • Gravissimo bisogno assistenziale: Questo deve essere confermato tramite una valutazione sanitaria effettuata dall’INPS e validata da una commissione tecnico-scientifica.
  • ISEE: L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente deve risultare pari o inferiore a sei mila euro annui.

Questi criteri sono stati stabiliti con l’intento di garantire che i benefici vengano destinati effettivamente alle persone che si trovano in situazioni critiche sia dal punto di vista sanitario che economico.

Come funziona l’erogazione del beneficio

Per quanto riguarda le modalità d’erogazione della prestazione, l’indennità mensile continuerà ad essere accreditata secondo le procedure già consolidate. Per quanto concerne invece il voucher destinato all’assistenza domiciliare, è prevista la creazione da parte dell’INPS di una piattaforma dedicata alla gestione dei pagamenti.

Questo processo richiederà diverse fasi:

  • Verifiche sanitarie dettagliate
  • Controllo dei dati relativi ai redditi
  • Approvazioni da parte della commissione scientifica competente

La scelta di separare i pagamenti tra indennità e voucher è stata adottata per evitare interruzioni nell’erogazione dell’indennità esistente mentre si attiva il nuovo sistema con trasparenza e cautela necessarie.

Un passo avanti nel sostegno agli anziani

L’introduzione della Prestazione Universale rappresenta un cambiamento significativo nelle politiche sociali italiane rivolte agli anziani non autosufficienti. Con l’invecchiamento progressivo della popolazione e le crescenti difficoltà economiche e sanitarie affrontate dagli overottantenni, questa misura mira ad affrontare tali sfide attraverso interventi strutturati ed efficaci nella rete sociale esistente per gli individui più fragili del paese.

Change privacy settings
×