Il processo di Giuseppe Di Fonzo: un caso di omicidio che ha scosso Bari

Martedì 6 maggio 2025, “Un giorno in pretura” su Rai 3 approfondisce il drammatico caso di Giuseppe Di Fonzo, accusato dell’omicidio della figlia Emanuela, con dettagli sul processo e testimonianze chiave.
Il processo di Giuseppe Di Fonzo: un caso di omicidio che ha scosso Bari - Socialmedialife.it

Martedì 6 maggio 2025, alle 21.20 su Rai 3, andrà in onda una nuova puntata di “Un giorno in pretura”, dedicata a uno dei casi più drammatici della cronaca barese. La trasmissione si concentrerà sul processo a carico di Giuseppe Di Fonzo, accusato dell’omicidio della sua bambina Emanuela, morta all’età di tre mesi. Questo articolo ripercorre la vicenda e gli sviluppi giudiziari che hanno caratterizzato il caso.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La morte della piccola Emanuela

Il tragico evento si verifica nella notte tra il 12 e il 13 febbraio del 2016 presso il Policlinico Giovanni XXIII di Bari. La neonata Emanuela Di Fonzo viene ricoverata dopo aver subito una crisi cardiorespiratoria inspiegabile. Nei giorni precedenti alla sua morte, la piccola aveva già manifestato episodi simili, sempre sotto l’occhio vigile del padre. Questi eventi sollevano interrogativi e sospetti da parte degli investigatori.

Le indagini iniziano rapidamente e si concentrano su Giuseppe Di Fonzo, che viene accusato dell’omicidio volontario della figlia. Inizialmente imputato per omicidio preterintenzionale, l’uomo riceve una condanna a sedici anni di reclusione in primo grado. Tuttavia, la Corte d’Assise d’Appello rivede la sentenza elevando le accuse a omicidio volontario con premeditazione e infligge l’ergastolo.

La situazione giuridica subisce un ulteriore cambiamento quando la Cassazione annulla questa sentenza per vizi procedurali e ordina un nuovo esame del fascicolo processuale. Nel giugno del 2024, dopo quasi otto anni dall’inizio delle indagini, la Corte d’Appello rivede le attenuanti applicabili al caso ed emette una nuova condanna: ventinove anni di carcere per Di Fonzo.

Le motivazioni dietro l’accusa

Secondo i magistrati coinvolti nel processo, Giuseppe Di Fonzo avrebbe percepito la nascita della figlia come un peso insostenibile nella sua vita: “Una responsabilità fino ad allora estranea al suo orizzonte”, è quanto riportato nella sentenza finale. L’indagine ha messo in luce anche due tentativi precedenti da parte dell’imputato nel novembre del 2015 e gennaio del 2016 nei quali avrebbe cercato di soffocare Emanuela.

La difesa ha tentato di sostenere che il comportamento paterno fosse riconducibile alla sindrome di Munchausen by proxy; tuttavia i giudici hanno respinto questa tesi definendola incompatibile con l’intenzione manifesta dell’imputato nel voler eliminare la bambina per sfuggire agli impegni genitoriali.

L’approfondimento televisivo su “Un giorno in pretura”

La puntata odierna de “Un giorno in pretura” offrirà uno sguardo ravvicinato sul processo attraverso testimonianze chiave fornite dai medici coinvolti nel caso e dalle intercettazioni ambientali registrate durante le indagini. Le telecamere seguiranno gli sviluppi nell’aula della Corte d’Assise a Bari mentre i giudici analizzano meticolosamente ogni dettaglio delle prove presentate contro Di Fonzo.

Il programma mostrerà anche le reazioni emotive dei nonni materni della vittima mentre affrontano il dolore causato dalla perdita della nipote innocente; allo stesso tempo verranno messi in evidenza gli atteggiamenti freddi dell’imputato durante le udienze processuali.

Dove seguire “Un giorno in pretura”

Per chi desidera seguire questo importante approfondimento sulla cronaca italiana contemporanea, “Un giorno in pretura” sarà visibile martedì sera alle ore 21:20 su Rai3 ed è disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay sia per lo streaming live sia on demand.

Change privacy settings
×