INPS: Record di assicurati e solidità del sistema previdenziale italiano nel 2024

L’INPS celebra 27 milioni di assicurati e un incremento di 400 mila nuovi iscritti, evidenziando la crescita occupazionale, l’aumento delle pensioni e il rafforzamento delle politiche familiari nel sistema previdenziale italiano.
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L’INPS ha raggiunto un traguardo significativo con 27 milioni di assicurati, confermando la robustezza del sistema previdenziale pubblico italiano. Questo dato è emerso dal XXIV Rapporto annuale dell’INPS, presentato alla Camera dei Deputati dal presidente Gabriele Fava. La relazione mette in luce non solo il numero crescente di assicurati, ma anche l’importanza delle prestazioni erogate a 15,7 milioni di pensionati.

Crescita degli assicurati e dinamiche occupazionali

Negli ultimi dodici mesi, l’INPS ha registrato un incremento di 400 mila nuovi assicurati. Questo porta il totale a un aumento complessivo di 1,5 milioni rispetto al 2019, prima dell’emergenza pandemica. La maggior parte della crescita proviene dai lavoratori dipendenti del settore privato. Tuttavia, si osserva una continua contrazione nel lavoro autonomo tradizionale che coinvolge artigiani e commercianti.

Particolarmente interessante è la situazione nel Mezzogiorno d’Italia: qui gli assicurati sono aumentati del 7,4% negli ultimi cinque anni. Anche l’occupazione femminile e giovanile mostra segnali positivi; rispettivamente +6,7% e +11,2%, con oltre 719 mila giovani entrati nel mercato del lavoro dal 2019. Nonostante questi progressi significativi nella partecipazione al lavoro da parte delle donne e dei giovani, il rapporto evidenzia le difficoltà persistenti nell’assicurare occupazioni stabili e qualificate per le nuove generazioni.

Pensioni: tendenze ed evoluzioni

Nel corso del 2024 sono state liquidate circa 1,57 milioni di nuove pensioni; questo rappresenta un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Si nota una diminuzione nelle richieste per pensioni anticipate mentre crescono quelle relative alle pensioni di vecchiaia e alle prestazioni assistenziali. L’indicizzazione ha avuto un ruolo cruciale nella protezione del potere d’acquisto dei pensionati più vulnerabili.

Il rapporto sottolinea il carattere redistributivo della previdenza sociale italiana grazie a misure come le integrazioni al minimo destinate a tutelare le fasce più deboli della popolazione anziana. Queste politiche mirano non solo a garantire una vita dignitosa agli anziani ma anche a sostenere i nuclei familiari in difficoltà economica.

Politiche familiari e sostegno all’occupazione

Le politiche messe in atto dall’INPS hanno visto un rafforzamento significativo delle misure a sostegno della famiglia nel corso dell’anno passato. Le domande per congedo parentale sono aumentate notevolmente grazie all’indennità fissata all’80%. Inoltre cresce l’utilizzo del Bonus Asilo Nido mentre la decontribuzione per madri lavoratrici contribuisce ad accrescere il loro potere d’acquisto.

Un altro aspetto positivo riguarda l’Assegno di Inclusione insieme al Supporto Formazione Lavoro . Questi strumenti hanno dimostrato efficacia poiché gli ex percettori del Reddito di cittadinanza hanno raddoppiato la loro partecipazione attiva nel mercato lavorativo.

Nuove iniziative nella vigilanza

Il report menziona anche l’avvio nel corso dell’anno scorso di un nuovo Piano della Vigilanza che prevede controlli ex ante ed esami pre-DURC . Il Correttivo Ter al Codice della crisi d’impresa si presenta come uno strumento strategico volto ad armonizzare rigore normativo con necessità economiche pratiche.

Inoltre viene evidenziata una collaborazione intensificata tra INPS e istituzioni come la Corte dei Conti o Guardia di Finanza per contrastare frodi legate alle percezioni indebite delle prestazioni sociali erogate dall’ente previdenziale italiano.