Il 18 luglio, il Macerata Opera Festival accoglierà per la prima volta “La vedova allegra”, l’operetta di Franz Lehàr, in una nuova produzione diretta dal regista francese Arnaud Bernard. Con un cast ricco e una scenografia che promette di essere spettacolare, lo Sferisterio si prepara a trasformarsi in un palcoscenico unico per questa storica opera.
La sfida della regia e la scenografia
Arnaud Bernard ha descritto il suo approccio alla messa in scena come una vera sfida. Il grande palco dello Sferisterio, lungo ben 100 metri, potrebbe complicare il contatto tra gli attori e il pubblico. Per affrontare questa difficoltà, ha richiesto ai protagonisti di arrivare alle prove già preparati sul testo. Questo permetterà loro di mantenere viva l’attenzione del pubblico su una storia che si sviluppa su più livelli rispetto all’opera tradizionale.
Un elemento distintivo della scenografia sarà proprio il muro dello Sferisterio, che rimarrà intatto per creare un contrasto visivo con i numerosi arredi e personaggi presenti sul palco. Oltre ottanta artisti animeranno la scena: venti ballerini , sessanta coristi e i solisti del cast contribuiranno a dare vita a uno spettacolo fresco ed emozionante. Bernard ha sottolineato l’importanza di evitare sia le volgarità che spesso caratterizzano le rappresentazioni dell’opera sia rimaneggiamenti intellettualistici.
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Un libretto aggiornato con umorismo
Gianni Santucci sarà al fianco di Bernard nel compito di rendere “La vedova allegra” accessibile al pubblico contemporaneo. Dopo ventiquattro anni di collaborazione, Santucci porterà la sua esperienza nella traduzione del libretto originale tedesco scritto da Viktor Léon e Leo Stein all’italiano. L’obiettivo è quello non solo di mantenere la fedeltà al testo originale ma anche d’inserire elementi comici nuovi attraverso gag divertenti e accenti attoriali freschi.
Uno dei personaggi chiave sarà Njegus interpretato da Marco Simeoli; questo ruolo avrà un tocco partenopeo grazie all’interpretazione vivace dell’attore napoletano. Questa scelta mira a rendere i personaggi più riconoscibili per il pubblico moderno senza compromettere lo spirito dell’opera.
Atmosfere Belle Époque tra danza e musica
La messa in scena de “La vedova allegra” riporterà gli spettatori nel 1905, anno del debutto dell’operetta a Vienna. Riccardo Massironi curerà la scenografia mentre Maria Carla Ricotti realizzerà i costumi raffinati necessari per evocare le atmosfere gaudenti della Belle Époque parigina.
L’opera si snoda attraverso balli incalzanti come Valzer, Polka e Cancan che accompagneranno lo sviluppo della trama romantica ambientata nei salotti parigini dell’epoca. Tematiche classiche come amore, ricchezza e gelosia saranno messe in risalto attraverso situazioni comiche ed equivoci tipici delle commedie romantiche.
Il conte Danilo Danilovic dovrà conquistare Hanna Glawari—una bellissima ereditiera—per salvaguardare gli interessi economici del piccolo stato fittizio Pontevedro dove lavora come segretario d’ambasciata; se lei dovesse sposarsi con un parigino rischierebbe infatti d’inviare tutti i suoi beni oltre confine verso la Francia.
Un cast stellare pronto ad incantare
A interpretare i ruoli principali ci saranno Mihaela Marcu nel ruolo della protagonista Hanna Glawari ed Alessandro Scotto Di Luzio nei panni del conte Danilo Danilovic; entrambi sono noti interpreti delle opere di Lehàr grazie alla loro vasta esperienza nel campo operistico. Al loro fianco ci saranno giovani talenti emergenti come Cristin Arsenova , Valerio Borgioni ed Alberto Petricca .
Sul podio orchestrale salirà Marco Alibrando insieme al Coro Lirico Marchigiano ‘V.Bellini’, garantendo così una performance musicale coinvolgente che completerà l’esperienza visiva offerta dalla produzione teatrale allo Sferisterio.