Uno studio recente dell’Università di Cambridge ha introdotto un nuovo concetto nel panorama della pubblicità: l’economia dell’intenzione. Questa ricerca, pubblicata sulla Harvard Data Science Review, esplora come l’intelligenza artificiale possa analizzare e influenzare i desideri degli utenti prima ancora che questi ne siano consapevoli. Gli autori dello studio, Yaqub Chaudhary e Jonnie Penn del Leverhulme Centre for the Future of Intelligence, evidenziano il potenziale dei modelli linguistici avanzati nell’anticipare le intenzioni degli utenti.
Il concetto di economia dell’intenzione
L’economia dell’intenzione rappresenta una nuova frontiera commerciale in cui i desideri e le motivazioni delle persone diventano oggetto di scambio. Secondo i ricercatori, le tecnologie basate sull’AI possono analizzare dati comportamentali e psicologici per manipolare le scelte degli utenti in vari ambiti, dalle preferenze di consumo alle decisioni politiche. Questo approccio solleva interrogativi etici significativi riguardo alla privacy e all’autonomia individuale.
Nel loro studio, gli autori avvertono che strumenti di intelligenza artificiale sono già in fase di sviluppo per raccogliere informazioni sui piani umani. Questi strumenti non solo deducono ma anche registrano e comprendono le intenzioni delle persone con l’obiettivo finale di mercificare tali informazioni. La capacità delle AI di prevedere comportamenti futuri potrebbe trasformarsi in un potente strumento nelle mani dei marketer.
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La possibilità che i desideri umani diventino merce apre a scenari complessi nel mondo della pubblicità digitale. Le aziende potrebbero utilizzare queste tecnologie per creare campagne mirate più efficaci rispetto al passato, dove la personalizzazione era limitata ai dati demografici o alle interazioni precedenti.
La pubblicità predittiva nel 2025
Il report “The Evolution of AI in Marketing 2025” rivela che il 37% dei responsabili marketing considera l’AI una risorsa fondamentale per ottenere viralità nei contenuti promozionali. Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle strategie pubblicitarie, piattaforme come Netflix e YouTube stanno evolvendo il modo in cui presentano gli annunci agli spettatori.
Non si tratta più semplicemente di personalizzare la pubblicità secondo i gusti individuali; ora è possibile collocarla esattamente nei momenti in cui gli utenti mostrano maggiore attenzione ed emozione verso il contenuto visualizzato. Questo approccio non solo aumenta l’efficacia della comunicazione commerciale ma trasforma anche la natura stessa della fruizione dei contenuti online.
Inoltre, la fusione tra informazione e intrattenimento sta diventando sempre più evidente: gli annunci non sono più semplicemente interruzioni del flusso video ma parte integrante del messaggio stesso che viene veicolato al pubblico. Ciò implica un cambiamento significativo nella percezione da parte degli utenti riguardo alla pubblicità; essa può essere vista come un’estensione naturale del contenuto piuttosto che una mera interruzione commerciale.
Con queste innovazioni emergenti nell’ambito della tecnologia AI applicata al marketing è chiaro che stiamo assistendo a una trasformazione radicale nel modo in cui vengono concepite ed erogate le campagne promozionali sul mercato globale.