Luca Marinelli protagonista di “Paternal Leave”: un viaggio tra padre e figlia nei cinema dal 15 maggio

Il film “Paternal Leave”, in uscita il 15 maggio, esplora le complesse dinamiche tra un padre irresponsabile e la figlia quindicenne, affrontando temi di identità e relazioni familiari.
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Il film “Paternal Leave”, in uscita il 15 maggio, vede Luca Marinelli nel ruolo di un padre che ha sempre cercato di sfuggire alle proprie responsabilità. Diretto da Alissa Jung, moglie dell’attore e pediatra tedesca, il lungometraggio esplora le complesse dinamiche tra un giovane uomo in cerca della propria identità e la figlia quindicenne. La regista riflette sulla dualità del ruolo genitoriale, evidenziando l’umanità dei genitori.

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La trama di “Paternal Leave”

La storia ruota attorno a Leo, una ragazza tedesca di 15 anni che non ha mai conosciuto suo padre. Decisa a trovarlo, intraprende un viaggio che la porta su una spiaggia deserta della costa italiana. Qui incontra il padre, interpretato da Marinelli, in un chiosco chiuso per l’inverno. Questo incontro segna l’inizio di una relazione complessa: lui è fuggito dalla paternità perché non ha ancora trovato il proprio posto nel mondo.

L’ambientazione scelta per il film contribuisce a creare un’atmosfera intima e riflessiva. La spiaggia deserta simboleggia sia la solitudine del protagonista sia lo spazio necessario per affrontare questioni irrisolte legate alla propria identità e al rapporto con la figlia. Il chiosco abbandonato diventa così metafora delle scelte fatte nella vita e delle opportunità perse.

Le parole della regista Alissa Jung

Alissa Jung offre uno sguardo profondo sulle tematiche trattate nel film: “Rifletto sull’essere genitore ma anche sull’essere figlio”, afferma la regista. Questa introspezione si traduce nella narrazione del film dove i personaggi sono rappresentati come esseri umani imperfetti piuttosto che figure idealizzate. Jung sottolinea come anche lei abbia giudicato certe situazioni da giovane madre ma ora riconosce le complessità insite nel ruolo genitoriale.

La sua esperienza personale influisce notevolmente sulla realizzazione del film; attraverso i suoi occhi si esplorano le fragilità dei rapporti familiari moderni e le aspettative sociali legate alla figura paterna. L’approccio umano aiuta gli spettatori a identificarsi con i personaggi ed ad empatizzare con le loro lotte interiori.

L’interpretazione di Luca Marinelli

Luca Marinelli descrive il suo personaggio come qualcuno bloccato in una corsa lontana dagli altri e da se stesso: “Leo compie un’azione bellissima fermando questo padre”, spiega l’attore riguardo al momento cruciale dell’incontro tra i due protagonisti. Il rapporto tra genitori e figli viene presentato come bidirezionale; entrambi possono ricoprire ruoli diversi all’interno della stessa relazione.

Marinelli evidenzia quanto possa essere intenso questo legame familiare: “C’è la possibilità di volare alto o cadere molto in basso solo con uno sguardo o una frase”. Questa profondità emotiva rende “Paternal Leave” non solo una storia sul ritrovamento ma anche sull’accettazione reciproca delle fragilità umane.

Con queste premesse, “Paternal Leave” promette di offrire agli spettatori uno spaccato autentico sui rapporti familiari contemporanei attraverso una narrazione sincera ed emozionante.

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