Massimo Popolizio: il teatro come medicina e la critica al politically correct

Massimo Popolizio torna in scena con “Ritorno a casa”, una commedia di Pinter che esplora dinamiche familiari, mentre affronta le sfide del teatro e critica la retorica moderna.
Massimo Popolizio: il teatro come medicina e la critica al politically correct - Socialmedialife.it

Massimo Popolizio, attore e regista di spicco nel panorama teatrale italiano, torna sulle scene con “Ritorno a casa”, una commedia di Harold Pinter che affronta le dinamiche familiari in modo provocatorio. In un’intervista recente, Popolizio discute del suo approccio al teatro, della sua visione sulla cultura contemporanea e delle sfide che affronta nella professione. Con un debutto previsto a Roma il 7 maggio e un nuovo spettacolo dedicato a Umberto Orsini in arrivo a giugno, l’attore si rivela critico nei confronti della retorica moderna.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Il ritorno sulle scene

“Ritorno a casa,” in scena fino al 25 maggio al Teatro Argentina di Roma, segna il ritorno di Massimo Popolizio sul palcoscenico. La scelta di portare alla luce una commedia considerata politically incorrect riflette la sua volontà di esplorare temi scomodi attraverso l’arte. Questo lavoro non è solo un’opportunità per esprimere la propria creatività ma anche per invitare il pubblico a riflettere su questioni importanti legate alle relazioni umane.

Dopo questo impegno teatrale, Popolizio si dedicherà alla regia dello spettacolo “Prima del temporale,” ispirato alla vita artistica di Umberto Orsini. Le prove inizieranno subito dopo la chiusura della prima produzione romana. La scelta dei testi da interpretare dimostra l’intento dell’attore di scavare nel passato e trarre insegnamenti utili per affrontare le sfide attuali.

L’importanza del mestiere d’attore

Popolizio descrive la professione d’attore come impegnativa dal punto di vista emotivo ma anche terapeutica. Sottolinea come fare teatro possa fungere da scudo contro le preoccupazioni quotidiane: durante una tournée ci si immerge in una bolla protettiva dove i problemi pratici sembrano svanire. Questa esperienza collettiva crea legami forti tra gli attori che diventano una sorta di famiglia temporanea.

Tuttavia, riconosce anche gli aspetti logoranti della professione: recitare richiede uno sforzo costante per mantenere viva l’emozione necessaria ad interpretare personaggi complessi. Nonostante ciò, sostiene che il merito rimanga fondamentale nel mondo del teatro; senza talento non è possibile avere successo davanti al pubblico.

Un approccio critico verso i social media

Popolizio ammette candidamente che spesso fatica a comprendere le nuove generazioni immerse nei social media e nell’overtourism. Pur insegnando all’accademia, evita frasi fatte o retoriche vuote; preferisce trasmettere ai suoi studenti un senso autentico dell’impegno professionale necessario nel mondo dello spettacolo.

Esprime preoccupazione riguardo all’atteggiamento odierno verso il rispetto reciproco nelle interazioni quotidiane e sottolinea quanto sia importante coltivare umiltà nella vita personale così come nella carriera artistica.

La sincerità nell’arte

La scelta del testo “Ritorno a casa” rappresenta anche una risposta diretta alla tendenza diffusa verso il politically correct nelle arti performative moderne. Secondo Popolizio, c’è bisogno urgente di sincerità ed autenticità nell’espressione artistica; ritiene fondamentale pungere con ironia anche quando ciò comporta rischiare qualche critica negativa da parte degli spettatori o dei critici stessi.

Nonostante i successi ottenuti con questa nuova produzione teatrale, rifiuta ogni forma d’autocelebrazione tipica dell’ambiente culturale contemporaneo affermando chiaramente: “Non vendiamo tappeti.”

Passioni letterarie e personali

Oltre al suo lavoro sul palcoscenico, Massimo Popolizio ha trovato tempo per dedicarsi alla lettura ed ha prestato voce ad alcuni audiobooks significativi tra cui “Lettera al mio giudice” di Simenon – uno dei suoi autori preferiti – evidenziando quanto apprezzi la prosa ricca ed evocativa degli scrittori classici contemporanei come Philip Roth.

Quando non è impegnato con recite o prove teatrali ama rifugiarsi nella natura presso la sua casa in campagna dove cura giardini ed alberi; questa connessione con l’ambiente naturale lo aiuta a ritrovare serenità lontano dai rumori delle città affollate.

In sintesi, Massimo Popolizio continua ad essere una figura centrale nel panorama culturale italiano grazie alla sua passione per il teatro e alle sue posizioni chiare su temi rilevanti oggi più che mai.

Change privacy settings
×