Montepaolo, un piccolo paese situato tra Forlì e Faenza, sta affrontando sfide significative a seguito dell’alluvione del maggio 2023 e del terremoto di settembre dello stesso anno. Con una popolazione di sole 20 famiglie, questo borgo è noto per la sua storia legata a Sant’Antonio da Padova e ospita diverse strutture importanti, tra cui ristoranti, aziende agricole e una casa d’accoglienza. Attualmente, i residenti stanno lavorando attivamente per garantire il ripristino della viabilità e il recupero delle strutture danneggiate.
La situazione della strada comunale
Il sindaco di Dovadola, Francesco Tassinari, ha fornito aggiornamenti sulla situazione della strada comunale che collega Dovadola all’eremo di Montepaolo. Dopo l’alluvione che ha reso inagibile l’accesso al paese nel maggio 2023, sono stati stanziati 500mila euro da donazioni private per avviare i lavori di ripristino. Tuttavia, Tassinari ha sottolineato che la progettazione è in ritardo rispetto alle aspettative iniziali.
La struttura commissariale ha previsto un investimento complessivo di 5 milioni di euro per il progetto affidato alla Società Sogesid. Nonostante i progressi recenti nella pianificazione dei lavori durante una riunione provinciale, c’è urgenza nel completare le opere entro giugno 2026 poiché gran parte dei fondi proviene dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . La comunità locale è preoccupata per possibili ritardi che potrebbero compromettere l’accesso ai finanziamenti necessari.
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I restauri al santuario
Parallelamente ai lavori stradali si stanno svolgendo interventi più rapidi presso l’eremo santuario dedicato a Sant’Antonio. Madre Mariangela Bagnolini delle suore Clarisse ha comunicato che sono stati completati i restauri esterni al tetto e al campanile grazie all’intervento dell’impresa Zambelli. Questi lavori hanno richiesto un investimento totale di 350mila euro provenienti da fondi propri delle suore e donazioni dei fedeli.
Attualmente rimangono alcune impalcature interne mentre proseguono ulteriori restauri con un costo stimato in circa 150mila euro affidati alla ditta Felsina. La superiora esprime ottimismo riguardo alla conclusione dei lavori prima della Festa di Sant’Antonio prevista per il prossimo giugno; evento atteso dalla comunità locale come occasione non solo religiosa ma anche sociale.
L’iniziativa del comitato locale
In risposta alle difficoltà post-disastro naturale, alcuni residenti hanno deciso di formare un “Comitato per Montepaolo“. Tra questi ci sono Silvia Campana e Gianni Piolanti dell’Osteria Il Casetto; entrambi hanno vissuto personalmente le conseguenze dell’alluvione con la chiusura temporanea del loro ristorante dal maggio all’ottobre scorso.
Il comitato mira a coinvolgere tutti gli abitanti ed enti locali nella richiesta urgente affinché vengano accelerati i processi burocratici legati alla ricostruzione infrastrutturale. Gli abitanti temono infatti che ulteriori ritardi possano compromettere non solo la sicurezza stradale ma anche l’accessibilità economica al territorio attraverso perdite nei flussi turistici già ridotti dopo gli eventi calamitosi.
La volontà collettiva degli abitanti è chiara: vogliono tornare a vivere serenamente nel loro paese sulle colline romagnole senza dover affrontare ulteriormente le conseguenze delle calamità naturali passate.