Il progetto per la nuova cittadella giudiziaria di Roma, situata in piazzale Clodio, ha ricevuto un’importante spinta con la firma del decreto regionale da parte del presidente Francesco Rocca. Questo intervento prevede non solo la costruzione di nuovi uffici per i magistrati e gli avvocati, ma anche una serie di opere che miglioreranno l’area circostante. I lavori inizieranno nell’ottobre 2027 e si prevede che il collaudo delle nuove aule sia completato entro ottobre 2029.
Dettagli del progetto
Il piano urbanistico per la nuova cittadella giudiziaria è stato delineato in un contesto di collaborazione tra diverse istituzioni, inclusi due Ministeri e il Provveditorato alle opere pubbliche. Il valore totale dell’intervento è stimato in circa 80 milioni di euro. La progettazione internazionale sarà avviata attraverso un concorso che verrà indetto entro luglio dell’anno corrente.
Le linee guida del progetto sono state modificate rispetto alla versione originale del 2019. In particolare, il decreto firmato recentemente autorizza una deroga al Piano della Riserva naturale di Monte Mario, stabilendo requisiti specifici per gli architetti incaricati della realizzazione dell’edificio. Quest’ultimo dovrà avere un’altezza massima di 24 metri e sarà collocato in una porzione dedicata a largo Livatino.
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Un aspetto cruciale richiesto dalla Regione riguarda l’impatto ambientale: il nuovo edificio dovrà essere progettato con criteri sostenibili e ad alta efficienza energetica. Le prescrizioni imposte mirano a garantire che non venga consumata alcuna superficie verde durante i lavori.
Interventi sulla zona circostante
Oltre alla costruzione dei nuovi uffici giudiziari, il progetto include importanti interventi sul territorio circostante per ripristinare le aree verdi danneggiate da incendi recenti. L’incendio dello scorso anno ha avuto effetti devastanti sull’area montana fino alla Balduina; ora si prevede una riforestazione significativa che contribuirà a ridurre l’effetto “isola di calore” nella capitale.
L’assessora capitolina Alfonsi ha sottolineato come questi interventi siano fondamentali “per ridare respiro alla città”. Inoltre, saranno garantiti accessi ai Casali Strozzi superiori dove si insedierà l’Agenzia delle Nazioni Unite OIM e al Casale Strozzi stesso destinato al Gruppo Forestale dei Carabinieri.
Un altro punto importante riguarda la connessione con altre aree verdi amate dai residenti locali come il “pratone di via Teulada”, area già oggetto d’attenzione da parte delle autorità locali come il senatore Andrea De Priamo e Stefano Tozzi del Municipio Centro. Questa zona diventerà un importante punto d’accesso al Parco Monte Mario.
Impatti sul traffico e sulla mobilità
Il nuovo polo giudiziario porterà anche significativi cambiamenti nella mobilità locale grazie all’inclusione nel progetto di percorsi ciclabili e pedonali collegati alle ciclabili esistenti lungo il lungotevere fino a Ponte Milvio. Saranno creati parcheggi sotterranei sotto le nuove strutture; questo permetterà non solo una migliore gestione degli spazi ma anche una depavimentazione su oltre 1.760 metri quadrati su piazzale Clodio stessa dove verrà posizionato un prato verde sopra i parcheggi sotterranei previsti dal piano.
Queste modifiche sono state accolte positivamente dal ministro Carlo Nordio che ha paragonato questa trasformazione urbana ad altre esperienze internazionali come quella del Louvre; immaginando così uno spazio moderno ed efficiente per le attività giuridiche romane mentre si promuove anche uno sviluppo urbano più sostenibile ed integrativo rispetto all’ambiente naturale circostante.