Nuove funzionalità per la domanda di prestazione universale: semplificazioni per gli anziani fragili

L’INPS ha semplificato la domanda per la Prestazione Universale, un bonus mensile di 850 euro per anziani in difficoltà, introducendo nuove funzionalità e requisiti specifici per l’accesso.
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L’INPS ha recentemente aggiornato il servizio online dedicato alla Prestazione Universale, una misura sperimentale pensata per supportare le persone anziane in condizioni di particolare fragilità. Con il messaggio n. 2193 dell’8 luglio 2025, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha reso noto che ora è possibile compilare più facilmente la domanda relativa al questionario “bisogno assistenziale gravissimo”. Questa iniziativa si inserisce nel contesto del D.Lgs. 29/2024, noto come Decreto Anziani, che prevede un bonus mensile di 850 euro destinato a chi soddisfa specifici requisiti.

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Dettagli sulla prestazione universale

Il Decreto Anziani introduce diverse misure a favore delle persone anziane, tra cui la Prestazione Universale. Questo bonus mensile di 850 euro sarà erogato dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre dello stesso anno e rappresenta un sostegno significativo per gli over ottanta in difficoltà economica e assistenziale. Per accedere a questa prestazione è necessario soddisfare alcuni criteri: avere almeno ottant’anni d’età, un reddito ISEE non superiore ai seimila euro e una condizione di bisogno assistenziale gravissimo. Inoltre, è richiesta la titolarità dell’indennità di accompagnamento.

La prestazione non influisce sul reddito imponibile e non può essere soggetta a pignoramento. Essa consiste in una quota fissa corrispondente all’indennità già esistente e in una quota integrativa denominata “assegno di assistenza“. Quest’ultima deve essere utilizzata esclusivamente per coprire spese legate all’assistenza domiciliare o all’assunzione regolare di badanti qualificate.

È importante notare che se i fondi ricevuti non vengono utilizzati come previsto, l’INPS avrà il diritto di revocare l’assegno e richiedere indietro le somme già erogate.

Semplificazioni nella compilazione della domanda

Con il recente aggiornamento comunicato dall’INPS tramite il messaggio n. 2193 del luglio scorso, sono state introdotte modifiche significative nel processo di compilazione della domanda per accedere alla Prestazione Universale. La nuova versione del questionario “bisogno assistenziale gravissimo” permette agli utenti di indicare innanzitutto quanti membri compongono il nucleo familiare escludendo il richiedente stesso; se quest’ultimo vive da solo dovrà inserire zero.

Successivamente verranno richiesti i dati anagrafici dei componenti del nucleo familiare tramite codice fiscale; nel caso questo non sia disponibile – ad esempio nei cittadini extracomunitari – sarà necessario fornire anche la data di nascita insieme alla motivazione dell’inserimento manuale dei dati.

Un altro passo fondamentale riguarda l’indicatore della presenza eventuale nel nucleo familiare di soggetti disabili; se presenti dovranno essere indicati anche i gradi specifici delle disabilità secondo quanto stabilito nelle normative vigenti.

Per facilitare ulteriormente la procedura, ogni domanda prevede inizialmente risposte semplici “” o “No”, con ulteriori dettagli richiesti solo se necessario. Ad esempio: se si risponde affermativamente riguardo alle assistenze domiciliari fornite da strutture pubbliche locali, verrà poi chiesta anche la frequenza con cui queste vengono effettuate durante la settimana.

Nuove funzionalità per allegati documentali

Oltre alle semplificazioni nella compilazione del questionario stesso, l’INPS ha implementato nuove funzionalità che consentono agli utenti d’allegare documenti direttamente alla loro richiesta online. Tra questi vi sono contratti lavorativi domestici, buste paga e fatture relative ai servizi utilizzati nell’ambito dell’assistenza sociale non residenziale.

Ogni documento caricato deve essere accompagnato da una dichiarazione attestante che esso sia stato utilizzato esclusivamente ai fini della Prestazione Universale; ciò garantirà maggiore trasparenza nella gestione delle spese sostenute dagli anziani beneficiari del bonus mensile.

Infine va sottolineato che le domande relative agli arretrati devono essere presentate entro trenta giorni dalla comunicativa d’accoglimento, mentre quelle riguardanti le spese ordinarie seguono un calendario trimestrale ben definito dall’Istituto previdenziale italiano.