Nuove immagini della cometa interstellare 3I/ATLAS: dettagli e curiosità dall’osservazione astronomica

Nuove osservazioni della cometa interstellare 3I/ATLAS rivelano dettagli affascinanti sulla sua coma e movimento, grazie a tecniche avanzate di astrofotografia da diverse località nel mondo.
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La cometa interstellare 3I/ATLAS continua a catturare l’attenzione degli appassionati di astronomia. Recenti osservazioni hanno fornito nuove immagini e informazioni sul suo comportamento mentre si avvicina al Sole. In questo articolo, esploreremo i dettagli delle ultime scoperte, le tecniche utilizzate dagli astrofili per immortalare questo affascinante oggetto celeste e alcune curiosità che mettono in evidenza la sua grandezza.

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Immagini dal Very Large Telescope

Il 3 luglio, il Very Large Telescope dell’European Southern Observatory ha catturato nuove immagini della cometa 3I/ATLAS. Questi scatti sono stati presentati in un timelapse che mostra il movimento della cometa nel cielo nell’arco di soli tredici minuti. Il video, disponibile sul sito dell’ESO, offre una visione chiara della coma allungata della cometa, la quale si orienta nella direzione in cui apparirà la coda man mano che l’oggetto si avvicina al perielio.

Questa rappresentazione visiva è particolarmente significativa poiché fornisce un’immagine unica e dettagliata del corpo celeste. La coma è una nube di gas e polveri che circonda il nucleo cometario ed è fondamentale per comprendere la composizione dell’oggetto stesso. Con l’avvicinarsi al Sole, gli scienziati possono studiare come le radiazioni solari influenzano la struttura della coma e contribuiscono alla formazione della coda.

Osservazioni da Brisbane: Dennis Simmons racconta

Un altro contributo interessante proviene da Dennis Simmons, un astrofotografo australiano che ha osservato la cometa dal suo giardino a Brisbane il 4 luglio. Utilizzando dati estratti dalle effemeridi del JPL/NASA tramite il sito HORIZONS, Simmons ha tracciato con precisione le posizioni di 3I/ATLAS ogni cinque minuti durante l’osservazione.

Con un telescopio Tak Mewlon 210 F11.5 dotato di fotocamera ZWO ASI 2600 MM Duo, Simmons ha realizzato ventiquattro esposizioni da sessanta secondi ciascuna tra le undici e le dodici del mattino UTC. Dopo aver elaborato queste immagini con Tycho-Tracker, è riuscito a generare due rappresentazioni: una mostra chiaramente la traccia del movimento della cometa mentre l’altra evidenzia i percorsi delle stelle circostanti.

Questa esperienza dimostra non solo le capacità tecniche degli astrofili moderni ma anche come strumenti avanzati possano rendere accessibile a chiunque l’osservazione di eventi astronomici straordinari.

Tentativi dalla Colombia: Alberto Quijano Vodniza

Il lavoro non finisce qui; anche Alberto Quijano Vodniza ha tentato di immortalare la cometa dall’altra parte del mondo. L’8 luglio scorso da Pasto Nariño in Colombia ha cercato di riprendere questa elusive cometina nonostante fosse ancora poco luminosa . Utilizzando un telescopio CGE Pro 1400 CELESTRON accoppiato con una fotocamera STL-1001E SBIG ed effettuando un tempo d’integrazione totale di quasi otto minuti , Quijano Vodniza ha messo alla prova le sue abilità fotografiche nel campo dell’astronomia.

Le difficoltà legate alla bassa luminosità sono comuni quando si tratta d’immortalare oggetti lontani come i corpi celesti interstellari; tuttavia questi sforzi sono fondamentali per raccogliere dati utili sulla loro natura fisica e composizione chimica.

Curiosità sulle dimensioni delle comete

In aggiunta alle osservazioni serie ci sono anche momenti più leggeri dedicati ai confronti tra diverse comete famose nel nostro sistema solare. Recentemente è stata realizzata un’immagine comparativa tra sei celebri comete dove spicca C/2014 UN271 Bernardinelli-Bernstein per dimensione rispetto ad altre ben note come Halley o Hale-Bopp.

In uno spirito ludico ma informativo è stata inserita anche la dimensione stimata della cometina interstellare 3I/ATLAS nelle stesse proporzioni grafiche utilizzate per illustrare UN271; ciò permette agli appassionati – sia esperti sia neofiti – di visualizzare quanto possa essere imponente questa piccola ma affascinante visita dal profondo dello spazio rispetto ad altre ben più grandi già conosciute dai nostri telescopi terrestri.

L’approccio creativo nell’inserire queste informazioni rende accessibili concetti complessi attraverso rappresentazioni visive chiare ed efficaci.