Papa Francesco crea nuovi cardinali: il ruolo di monsignor Robert Francis Prevost

Papa Francesco ha nominato 19 nuovi cardinali, tra cui mons. Robert Prevost, che condivide la sua visione sull’episcopato e le sfide contemporanee della Chiesa cattolica durante una cerimonia in Piazza San Pietro.
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Il 30 settembre 2023, in una cerimonia tenutasi in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha creato 19 nuovi cardinali della Chiesa cattolica. Tra i nomi spicca quello di monsignor Robert Francis Prevost, ex Priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino e attuale vescovo di Chiclayo. La sua nomina a cardinale è stata preceduta da un’intervista che ha rivelato la sua visione sull’episcopato e le sfide contemporanee della Chiesa.

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La sorpresa della nomina

Monsignor Prevost ha raccontato come abbia accolto con sorpresa la richiesta del Papa di assumere il ruolo di prefetto del Dicastero per i vescovi. Dopo anni trascorsi nel Dicastero dal 2020, si è trovato a dover scegliere tra continuare il suo lavoro in Perù o accettare una nuova missione a Roma. Ha espresso gratitudine per l’opportunità ricevuta e ha sottolineato l’importanza del voto di obbedienza nella sua vita religiosa. Nonostante la gioia per questo nuovo incarico, ha anche manifestato un certo dispiacere nel lasciare Chiclayo dopo oltre vent’anni.

Il lavoro all’interno del Dicastero

All’interno del Dicastero per i vescovi, monsignor Prevost svolge un compito cruciale: assistere il Santo Padre nella selezione dei nuovi vescovi. Questo processo implica non solo identificare candidati idonei ma anche accompagnarli nel loro cammino spirituale e pastorale. Ogni anno si tiene un corso specificamente dedicato ai nuovi vescovi presso la Santa Sede, dove vengono offerti ritiri e formazione continua per affrontare le sfide legate alla cura delle comunità ecclesiali.

La responsabilità principale consiste nell’assicurarsi che i pastori siano ben supportati nelle loro funzioni e non si sentano isolati nelle loro missioni. L’accompagnamento dei vescovi è essenziale affinché possano crescere nella fede e servire al meglio le proprie comunità.

Le caratteristiche necessarie per essere un buon vescovo

Secondo monsignor Prevost, uno dei tratti fondamentali richiesti a un buon pastore è la capacità di vivere vicino al popolo di Dio. Questo approccio relazionale è fortemente sostenuto da Papa Francesco, che desidera vedere vescovi impegnati attivamente con le loro comunità piuttosto che isolati nei palazzi episcopali.

Un buon vescovo deve saper governare ed amministrare efficacemente ma soprattutto deve proclamare Gesù Cristo attraverso la propria testimonianza quotidiana. È fondamentale che i fedeli possano vedere nell’operato del proprio pastore una fonte d’ispirazione per avvicinarsi sempre più alla Chiesa fondata da Cristo stesso.

Le sfide della Chiesa oggi

Monsignor Prevost ha evidenziato come la missione della Chiesa rimanga invariata sin dai tempi apostolici: annunciare il Vangelo in tutto il mondo. Tuttavia, riconosce che ogni cultura presenta urgenze diverse; ciò richiede una sensibilità particolare nell’affrontare questioni locali variabili rispetto alle esigenze globali.

Le priorità pastorali cambiano da nazione a nazione; tuttavia c’è una costante: l’impegno ad annunciare Cristo ovunque ci sia bisogno d’ascolto e dialogo con diverse realtà culturali ed ecclesiali.

Nuova evangelizzazione tra giovani

Riguardo alla “Nuova Evangelizzazione”, tema caro ai recenti pontefici, monsignor Prevost sottolinea l’importanza dell’autenticità nella vita cristiana piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sulla ricerca delle vocazioni sacerdotali tra i giovani. Durante la Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Lisbona nel 2023 insieme al Papa, ha osservato come molti giovani siano desiderosi d’esperienze significative legate alla fede.

Incoraggia quindi ad abbracciare pienamente gli insegnamenti cristiani affinché nasca entusiasmo intorno alla figura di Gesù Cristo; questo potrebbe portare naturalmente anche nuove vocazioni senza forzarne l’emergere attraverso strategie mirate ma poco autentiche.

Unità dalla diversità

Affrontando il tema dell’unità all’interno della diversità presente nella società contemporanea, monsignor Prevost riconosce quanto sia difficile mantenere coesione quando prevalgono polarizzazioni ideologiche forti su molte questioni sociali ed ecclesiali.

Evidenzia come spesso ci sia confusione tra unità ed uniformità; mentre quest’ultima impone conformismo alle idee dominanti senza spazio al dialogo reale fra persone diverse.

Invita quindi ad abbracciare le differenze come opportunità d’incontro piuttosto che ostacoli da superare o ignorare completamente.

Riflessioni personali su sant’Agostino

Infine parla dell’importanza degli insegnamenti di Sant’Agostino riguardo all’appartenenza alla Chiesa quale elemento essenziale per seguire veramente Cristo.

Sottolinea quanto possa essere distorta l’esperienza cristiana se vissuta separatamente dalla comunità ecclesiale; pertanto invita tutti coloro coinvolti nel ministero religioso ad attingere dall’eredità agostiniana quale guida preziosa nei momenti difficili.

Questa intervista offre uno spaccato significativo sulla visione pastorale moderna espressa dal nuovo cardinale Robert Francis Prevost mentre affronta temi crucialmente rilevanti tanto dentro quanto fuori dalla Chiesa cattolica oggi.

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