A partire da giugno 2025, molti pensionati italiani dovranno affrontare una trattenuta mensile di 50 euro sulla propria pensione. Questa misura è stata attivata per recuperare i bonus da 150 e 250 euro ricevuti nel 2022, in base ai Decreti Aiuti uno e tre del Governo Draghi. L’INPS ha avviato un piano di recupero a seguito delle verifiche sui redditi reali, che hanno evidenziato l’assenza dei requisiti necessari per alcuni beneficiari.
Chi deve restituire i bonus da 150 e 250 euro
I controlli effettuati dall’INPS hanno rivelato che diversi pensionati hanno ricevuto il bonus senza averne diritto. Il rimborso riguarda due specifici importi:
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Bonus da 200/250 euro: questo importo era legato a un limite di reddito annuo fissato a 35.000 euro ed era previsto dal primo Decreto Aiuti.
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Bonus da 150 euro: erogato attraverso il Decreto Aiuti ter, questo bonus era destinato a coloro che avevano redditi inferiori ai 20.000 euro.
Le trattenute inizieranno con il cedolino di giugno e continueranno fino all’estinzione dell’importo dovuto. Questo significa che i pensionati colpiti vedranno una riduzione della loro pensione mensile fino al completo rimborso della somma percepita in precedenza.
Bonus pensioni da 350 euro il 3 giugno per alcuni residenti
Mentre alcuni pensionati si preparano a restituire quanto ricevuto in passato, ci sono buone notizie per altri beneficiari residenti in Friuli Venezia Giulia . Questi riceveranno un bonus una tantum di ben 350 euro, con pagamento previsto per martedì 3 giugno.
Il pagamento delle pensioni del mese di giugno sarà posticipato al terzo giorno del mese poiché il primo è domenica e il secondo è la Festa della Repubblica italiana.
Requisiti per accedere al bonus da 350 euro
Il contributo straordinario è frutto di un accordo tra l’INPS e la Regione Friuli Venezia Giulia ed è riservato a specifiche categorie:
- Residenti stabili nella Regione FVG
- Titolari di diverse tipologie di pensione INPS
- Coloro le cui pensioni non superano l’importo minimo stabilito dall’INPS
- ISEE in corso valido inferiore ai 15.000 euro
Questo contributo sarà erogato come somma unica direttamente nel cedolino delle pensioni relative al mese di giugno, rappresentando così un sostegno economico importante per molti cittadini vulnerabili nella regione friulana.
Queste misure riflettono le difficoltà economiche attuali e gli sforzi delle istituzioni nel cercare soluzioni adeguate alle esigenze dei cittadini più fragili.