Venerdì scorso, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sollevato un acceso dibattito riguardo alle condizioni delle periferie della capitale. Durante un intervento pubblico, Gualtieri ha descritto le aree meno centrali della città come “brutte”, generando reazioni contrastanti tra i partiti politici e i cittadini. La sua affermazione ha messo in luce non solo la situazione attuale delle zone periferiche ma anche le responsabilità dell’amministrazione comunale.
Le dichiarazioni del sindaco e le reazioni politiche
Nel corso di un evento a Cava dei Tirreni, il sindaco Gualtieri ha affermato che “Roma è la città più bella del mondo”, ma ha subito aggiunto che “le periferie romane fanno schifo”. Queste parole hanno scatenato una serie di critiche da parte dell’opposizione politica. I rappresentanti dei partiti di destra hanno accusato il sindaco di offendere le stesse aree che lui governa. Forza Italia, attraverso un comunicato del suo gruppo consiliare, ha sottolineato come l’attuale degrado sia frutto della cattiva gestione dei servizi pubblici da parte dell’amministrazione comunale.
Le accuse si sono concentrate su vari aspetti delle infrastrutture urbane: marciapiedi danneggiati o non puliti, strade piene di buche e mancanza di verde pubblico sono stati citati come esempi emblematici dello stato precario in cui versano molte zone della capitale. Marco Perissa, deputato e coordinatore romano di Fratelli d’Italia, è intervenuto dicendo che Gualtieri dovrebbe “sciacquarsi la bocca” prima di esprimere giudizi così severi sulle periferie.
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La risposta del sindaco e l’importanza della bellezza urbana
In risposta alle polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni iniziali, Roberto Gualtieri ha cercato chiarimenti sul significato delle sue parole. Ha spiegato che intendeva ragionare per paradosso all’interno di un discorso più ampio sulla bellezza urbana e sull’importanza della qualità degli spazi pubblici nella capitale italiana. Durante l’intervento agli Stati generali della Bellezza organizzati dall’associazione Autonomie Locali Italiane – presieduta dallo stesso Gualtieri – il sindaco ha ribadito la necessità per Roma non solo di essere bella nei suoi monumenti storici ma anche nelle sue piazze e nei parchi pubblici.
Gualtieri si è espresso con passione sulla questione estetica legata alla riqualificazione degli spazi urbani: “La ricerca della qualità deve essere al centro delle nostre politiche”, affermando che questo approccio deve distaccarsi dal brutalismo architettonico passato che trascurava l’estetica a favore dell’efficienza funzionale.
Interventi in corso per migliorare la città
In vista del Giubileo previsto a Roma nel 2025, sono stati avviati numerosi progetti volti al restauro e alla manutenzione delle infrastrutture cittadine. Tuttavia, secondo quanto riportano fonti ufficiali ed analisi condotte dai media locali, circa metà degli interventi programmati risulta attualmente in ritardo rispetto ai tempi stabiliti inizialmente.
Il sindaco stesso tiene aggiornati i cittadini sui progressi tramite i social media; tuttavia molti romani continuano a lamentarsi per lo stato attuale delle loro strade e servizi pubblici insufficientemente curati. L’attenzione verso questi aspetti potrebbe rivelarsi cruciale non solo per migliorare l’immagine esterna della città durante eventi importanti come il Giubileo ma anche per garantire una migliore qualità della vita ai residenti nelle aree più disagiate.
Questa situazione evidenzia quanto sia fondamentale affrontare seriamente le problematiche legate alle periferie romane affinché possano finalmente ricevere l’attenzione necessaria da parte dell’amministrazione comunale.