Pubblicato il decreto sul bonus anziani: 850 euro mensili per i non autosufficienti dal 2025

Il decreto del Bonus Anziani, in vigore da gennaio 2025, prevede un contributo mensile di 850 euro per anziani non autosufficienti, ma con requisiti rigorosi e limitata copertura.
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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Bonus Anziani, una misura che entrerà in vigore a partire da gennaio 2025. Questa prestazione universale è destinata agli anziani non autosufficienti e prevede un contributo mensile di 850 euro, che integra l’indennità di accompagnamento. Nonostante le incertezze iniziali, la nuova misura rappresenta un passo significativo verso un modello di welfare più inclusivo per la terza età.

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Cos’è il bonus anziani e come funziona

Il Bonus Anziani, formalmente definito “prestazione universale”, è una delle novità più rilevanti introdotte dal recente decreto. Questo contributo economico si rivolge principalmente agli ultraottantenni fragili che necessitano di assistenza continua. La prestazione si compone di due parti: una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa pari a 850 euro al mese. In totale, i beneficiari possono contare su circa 1.381,76 euro mensili.

L’assegno sarà erogato dall’INPS a partire dal primo giorno del mese in cui viene presentata la domanda e sarà disponibile fino al termine della sperimentazione prevista per il 31 dicembre 2026. Un aspetto importante è che questa prestazione non è soggetta a tassazione né può essere pignorata; ciò garantisce ai beneficiari l’intera disponibilità dell’importo per le spese assistenziali necessarie.

I requisiti per accedere al bonus

Per poter ricevere il Bonus Anziani nel 2025 è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici e piuttosto rigorosi. Possono fare richiesta solo gli anziani non autosufficienti con almeno ottant’anni d’età che siano già beneficiari dell’indennità di accompagnamento o abbiano diritto ad essa secondo criteri stabiliti dalla legge.

In particolare, i richiedenti devono avere un indicatore ISEE socio-sanitario ordinario non superiore ai sei mila euro e devono dimostrare un livello assistenziale considerato “gravissimo”. Quest’ultimo aspetto verrà valutato da apposite commissioni mediche dell’INPS attraverso questionari dettagliati riguardanti le condizioni familiari del richiedente.

Se qualcuno non possiede già l’indennità di accompagnamento dovrà dimostrare anche altre condizioni come invalidità totale o incapacità permanente nel muoversi senza supporto esterno.

Come richiedere il bonus anziani

La richiesta del Bonus Anziani può essere effettuata telematicamente attraverso il portale dedicato dell’INPS oppure tramite centri autorizzati . Le domande possono essere presentate dal primo giorno del mese in cui si raggiunge l’età anagrafica richiesta fino alla scadenza della sperimentazione nel dicembre del 2026.

Il pagamento avverrà tramite due distinte modalità: la parte fissa seguirà le procedure già utilizzate per l’indennità d’accompagnamento mentre quella integrativa verrà liquidata separatamente attraverso un servizio specifico denominato “Prestazione Universale“.

Come utilizzare il bonus e controlli INPS

L’utilizzo dell’assegno mensile presenta delle limitazioni precise rispetto ad altre forme di sostegno economico. La quota integrativa deve necessariamente essere impiegata esclusivamente per servizi legati all’assistenza personale o alla remunerazione dei lavoratori domestici regolarmente assunti con contratto collettivo nazionale valido almeno quindici ore settimanali.

In alternativa, i fondi possono essere utilizzati solo presso aziende qualificate operanti nell’ambito dei servizi sociali residenziali o domiciliari. Per garantire la corretta applicazione delle norme sull’utilizzo dei fondi ricevuti dall’assegno assistenziale, l’INPS effettuerà controlli trimestrali sulla spesa effettuata dai beneficiari; eventuale uso improprio comporterà la decadenza dal beneficio stesso con obbligo restitutivo delle somme percepite indebitamente.

La platea dei beneficiari

Nonostante sia considerata una misura importante nel panorama sociale italiano attuale, le stime indicano che solo circa venticinquemila persone potranno beneficiare effettivamente del Bonus Anziani su una popolazione complessiva stimabile intorno ai tre milioni ottocento mila anziani non autosufficienti presenti nel Paese. Secondo analisi condotte dalla Cgil questa cifra rappresenterebbe soltanto lo zero virgola sei percento degli overottanta con indennità d’accompagnamento attiva.

Le limitazioni sono attribuibili sia alla rigidità dei requisiti richiesti sia alle risorse allocate: sono stati previsti solamente cinquecento milioni totali suddivisi tra gli anni fiscali duemilaventicinque e duemilaventiseiesimo; somme considerate insufficientemente ampie rispetto alle realizzabili esigenze della popolazione interessata dalla questione della non autosufficienza in Italia oggi sempre più crescente ed urgente da affrontare.

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