Il 7 marzo scorso, l’Hostaria del Malan è stata teatro di una rapina che ha lasciato la comunità locale in stato di shock. I carabinieri hanno ora identificato il presunto autore del colpo: si tratta di un 25enne residente a Bovolone. Le indagini hanno rivelato dettagli sorprendenti riguardo all’identità dell’aggressore e alle motivazioni dietro al suo gesto.
La dinamica della rapina
La rapina avvenuta all’Hostaria del Malan ha avuto luogo in pieno giorno, creando panico tra i presenti. Il malvivente, con volto coperto da un passamontagna e armato di pistola, ha minacciato la barista costringendola ad aprire il registratore di cassa. Il video della rapina, ripreso dalle telecamere interne del locale e successivamente diffuso online, mostra chiaramente l’uomo mentre intimida la titolare con frasi come “Veloce e vedrai che non succede niente”. Nonostante le circostanze drammatiche, la donna ha mantenuto una calma sorprendente durante l’interazione.
Dopo aver ottenuto l’incasso dal registratore di cassa, il bandito è fuggito facendo perdere le sue tracce per alcune settimane. L’arma utilizzata nella rapina si è poi rivelata essere vera ma priva di caricatore. Questo particolare ha sollevato interrogativi sulla reale intenzione dell’aggressore: sebbene fosse armato, non sembra aver avuto intenzione di utilizzare l’arma contro la barista.
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Le indagini dei carabinieri
I carabinieri della caserma di via Libertà hanno avviato immediatamente le indagini dopo l’accaduto. Coordinati dal maresciallo capo Giuseppe D’Agostino, gli agenti hanno analizzato i filmati delle telecamere e raccolto testimonianze per ricostruire quanto accaduto. Grazie a questa meticolosa attività investigativa, sono riusciti a risalire all’identità dell’autore della rapina.
Contrariamente alle prime ipotesi che indicavano possibili cittadini stranieri come autori del reato—suscitando polemiche sui social media—l’indagine ha portato alla scoperta che il bandito era un giovane considerabile insospettabile dalla comunità locale. Questa rivelazione ha messo in discussione molte delle narrazioni circolate nei giorni successivi alla rapina.
Risvolti giudiziari e motivazioni
Il 25enne denunciato è attualmente assistito da un avvocato ed avrebbe manifestato interesse a raggiungere un accordo attraverso un patteggiamento accompagnato da una proposta per risarcire i danni alla proprietaria dell’Hostaria del Malan. Secondo quanto emerso durante le indagini preliminari, il giovane avrebbe giustificato il suo gesto affermando che fosse dettata da necessità economiche improvvise legate a spese per l’auto.
Tuttavia, questa spiegazione non convince gli investigatori né tantomeno la vittima stessa; ci sono sospetti su possibili problemi personali o debitoriali più gravi dietro al gesto disperatissimo compiuto dal giovane uomo benestante proveniente da una famiglia rispettabile nel territorio.
Una prima udienza prevista per domani è stata rinviata su richiesta dell’avvocata della proprietaria M.E., poiché quest’ultima non ha accettato la proposta avanzata dall’imputato di risarcimento danni; ora si attende quindi una nuova data fissata per il prossimo 17 ottobre.
L’esito delle indagini sta generando scalpore nella comunità locale anche perché contrasta nettamente con le prime reazioni pubbliche sull’accaduto; molti avevano infatti puntato accusatoriamente verso gruppi etnici specifici senza conoscere i fatti reali.