A poche ore dall’inizio dell’Eurovision Song Contest 2025, in programma a Basilea dal 13 al 17 maggio, si diffondono voci preoccupanti riguardo alla partecipazione di Lucio Corsi. Il cantante italiano, che rappresenterà il nostro Paese con la canzone “Volevo essere un duro“, potrebbe affrontare una possibile squalifica. Le indiscrezioni sono emerse dopo alcune dichiarazioni rilasciate dallo stesso artista durante un’intervista.
L’indiscrezione sulla squalifica di Lucio Corsi
Negli ultimi giorni, i fan di Lucio Corsi hanno iniziato a esprimere preoccupazione per la sua partecipazione all’Eurovision. La notizia è stata alimentata da una dichiarazione del cantante durante la sua apparizione nel programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio. Qui, Corsi ha accennato alla volontà di utilizzare l’armonica durante la sua performance sul palco dell’Eurovision. Tuttavia, ha anche espresso timore riguardo alle possibili conseguenze: “Ma non diciamolo a voce alta, altrimenti quelli dell’Eurovision se ne accorgono e me lo vietano.” Questa affermazione ha acceso un campanello d’allarme tra i suoi sostenitori.
Il regolamento dell’Eurovision stabilisce chiaramente che le esibizioni devono avvenire su basi pre-registrate e vieta l’utilizzo di strumenti musicali dal vivo sul palco. Questo divieto è stato introdotto per garantire uniformità nelle performance degli artisti provenienti da diverse culture musicali e generi variabili. Pertanto, l’intenzione di utilizzare l’armonica potrebbe configurarsi come una violazione delle regole del contest.
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Le regole dell’Eurovision e il rischio concreto
L’assenza della possibilità di suonare strumenti dal vivo rappresenta uno dei punti cardine del regolamento Eurovision. Gli artisti sono tenuti a cantare sopra tracce audio già registrate senza alcun supporto strumentale live o software per la correzione vocale come autotune. Questo approccio mira a mantenere uno standard elevato nelle esibizioni e ad evitare favoritismi nei confronti degli artisti più esperti o equipaggiati.
Lucio Corsi ha presentato agli organizzatori del contest una versione in studio della sua canzone “Volevo essere un duro“, nella quale non è prevista alcuna parte con armonica. Se decidesse realmente di includere questo strumento nella sua performance live senza averlo comunicato preventivamente agli organizzatori, rischierebbe seriamente non solo una penalizzazione ma addirittura la squalifica dalla competizione stessa.
La situazione si complica ulteriormente considerando che qualsiasi modifica rispetto alla versione inviata può essere interpretata come mancanza di rispetto verso le regole stabilite dall’organizzazione del festival musicale europeo.
Le parole di Lucio Corsi sull’esibizione all’Eurovision
Nonostante le preoccupazioni legate al suo utilizzo dell’armonica sul palco, Lucio Corsi sembra determinato ad andare avanti con il suo piano originale. Durante l’intervista con Fabio Fazio ha spiegato che intende suonarla “con la bocca nel microfono,” cercando così un modo per eludere le restrizioni imposte dal regolamento sull’utilizzo degli strumenti amplificati.
Questa strategia potrebbe risultare rischiosa poiché non solo infrange potenzialmente le norme ma solleva anche interrogativi sulla fedeltà della performance rispetto alla traccia ufficiale inviata dagli organizzatori del contest stesso. I fan attendono ora con ansia ulteriori sviluppi mentre ci si avvicina sempre più all’inizio della kermesse musicale europea più attesa dell’anno.
L’attesa cresce tra gli appassionati mentre ci si prepara a seguire il percorso competitivo dei vari artisti in gara; resta da vedere se questa controversia influenzerà davvero il destino musicale dello stesso Lucio Corsi nell’ambito dello spettacolo internazionale.