Il Campidoglio sta avviando un’importante operazione di razionalizzazione della riscossione fiscale, con l’obiettivo di ottimizzare le entrate e garantire un servizio più efficiente ai cittadini. Questo processo prevede una revisione approfondita dei verbali di sequestro e degli avvisi di accertamento, con tempistiche ben definite per la loro gestione.
La nuova strategia del Campidoglio
La riorganizzazione della riscossione delle entrate comunali è stata delineata dalla Direzione Entrate del Comune, che ha sottolineato la necessità di garantire standard qualitativi elevati. I sei mesi previsti per il controllo dei verbali e i dieci giorni per la scansione degli avvisi rappresentano solo alcune delle fasi cruciali in questo progetto ambizioso. L’intento è quello di fornire un supporto tempestivo ed efficace all’attività sanzionatoria e amministrativa.
L’assessorato al Bilancio, guidato dalla vicesindaca Silvia Scozzese, ha riportato risultati significativi dal 2020 ad oggi. Le riscossioni sono aumentate complessivamente di 733 milioni, mentre la capacità dei cittadini nel rispettare gli obblighi fiscali è passata dal 57% nel 2023 all’87% nel 2024. Questi dati indicano un miglioramento tangibile nella gestione delle entrate tributarie.
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Incremento delle entrate tributarie ed extratributarie
Le statistiche mostrano che le entrate correnti da tributi hanno registrato un incremento significativo pari a 666 milioni, nonostante una diminuzione nei trasferimenti correnti dovuta alle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19. Inoltre, si evidenziano anche 313 milioni in più provenienti da fonti extratributarie.
Per massimizzare ulteriormente queste cifre positive, il Comune ha istituito una task force dedicata alla sistemazione delle violazioni e notifiche fiscali. Tuttavia, gli uffici non forniscono stime precise sui proventi derivanti dalle sanzioni poiché tali valori possono variare notevolmente in base a fattori esterni imprevedibili come eventi epidemiologici o cambiamenti nell’atteggiamento dei cittadini verso il rispetto delle norme.
Le sfide nella gestione delle sanzioni amministrative
La variabilità nelle sanzioni amministrative rappresenta una sfida significativa per l’amministrazione comunale. Fattori come la litigiosità giudiziale dei soggetti sanzionati e le decisioni giurisprudenziali locali influiscono sulla capacità del Comune di prevedere i ricavi derivanti dalle multe. Gli esperti digitali coinvolti nella scansione dovranno gestire anche sentenze relative alle ordinanze ingiuntive e agli esiti dei ricorsi presentati dai contribuenti.
Queste dinamiche rendono difficile stabilire con certezza quanto possa effettivamente aumentare il volume della riscossione attraverso questa operazione di razionalizzazione; si stima che potrebbe discostarsi fino al 20% dell’importo contrattuale previsto.
Obiettivi futuri: comunicare meglio con i contribuenti
Giulia Tempesta, Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Roma, ha dichiarato che questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore efficienza nella comunicazione tra l’amministrazione e i cittadini contribuenti. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare un sistema fiscale punitivo; piuttosto si intende incentivare tutti a contribuire equamente al bilancio comunale.
Tempesta ha aggiunto che l’amministrazione sta lavorando per ridurre ulteriormente la pressione fiscale sui romani attraverso misure già adottate nell’ultimo bilancio riguardante IRPEF e Tari. Il messaggio chiaro è quello dell’equità: pagare tutti significa poter pagare meno nel lungo termine grazie a servizi migliori offerti dall’amministrazione pubblica.