Un nuovo terremoto ha colpito la Costa Garganica, un’area già segnata da uno sciame sismico iniziato a marzo. Il 15 maggio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato una scossa di magnitudo 2.5 alle 6.49 del mattino, con epicentro a circa 13 km da Lesina e San Nicandro Garganico. Questo evento si inserisce in un contesto di attività sismica che ha visto ben 56 eventi registrati nella provincia di Foggia dall’inizio dell’anno.
Dettagli sul terremoto del 15 maggio
Il sisma del 15 maggio è stato localizzato a una profondità di sei chilometri ed è stato classificato come un evento di bassa intensità secondo la scala Richter. Le coordinate geografiche dell’epicentro sono state stabilite in . Nonostante la magnitudo relativamente contenuta, il continuo verificarsi di scosse nella zona preoccupa i residenti e le autorità locali.
L’attività sismica della Costa Garganica non è nuova; infatti, il più significativo tra gli eventi recenti si è verificato il 14 marzo con una magnitudo pari a 4.7, che aveva già destato allerta tra la popolazione locale e gli esperti del settore geologico. La frequenza delle scosse suggerisce che l’area potrebbe essere soggetta a movimenti tettonici attivi.
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L’impatto dello sciame sismico sulla comunità locale
La continua attività sismica ha avuto ripercussioni sulle vite quotidiane degli abitanti della zona. Molti residenti hanno espresso preoccupazione per la sicurezza delle loro abitazioni e per eventuali danni strutturali causati dalle scosse ripetute nel tempo.
Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione attraverso strumenti scientifici avanzati per garantire che qualsiasi cambiamento significativo venga comunicato tempestivamente alla popolazione. Sono stati organizzati incontri informativi per sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare durante le scosse telluriche e su come prepararsi adeguatamente in caso di eventi più gravi.
Inoltre, sono stati avviati controlli sugli edifici pubblici e privati per valutare eventuale vulnerabilità strutturale dovuta ai recenti terremoti.
La risposta degli esperti alla situazione attuale
Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia continuano ad analizzare i dati raccolti dalle varie stazioni sismiche dislocate nell’area garganica per comprendere meglio le dinamiche sottostanti allo sciame attuale.
I geologi avvertono che tali fenomenologie possono durare settimane o mesi senza necessariamente indicare un aumento della gravità dei fenomeni futuri; tuttavia rimane fondamentale mantenere alta l’attenzione su questi eventi naturali imprevedibili.
Nel frattempo, gli studiosi invitano sia i residenti sia i turisti presenti nella regione a seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti riguardo alla sicurezza durante questo periodo caratterizzato da instabilità geologica.