Nei dodici mesi successivi all’arrivo dei campioni lunari, i ricercatori del Chinese Academy of Sciences e dell’Università di Nanchino hanno condotto studi approfonditi pubblicati sulla rivista Nature. Questi lavori hanno portato alla luce quattro scoperte significative riguardanti la storia geologica del lato nascosto della Luna, ampliando le nostre conoscenze su questo misterioso satellite.
Attività vulcanica prolungata
Una delle principali scoperte riguarda l’attività vulcanica sul lato oscuro della Luna. I campioni analizzati hanno dimostrato che questa attività si è protratta per un periodo molto più lungo di quanto precedentemente ipotizzato. Sono state identificate due fasi vulcaniche principali: la prima risale a circa 4,2 miliardi di anni fa e la seconda a 2,8 miliardi. Questo suggerisce che l’attività vulcanica lunare sia durata almeno 1,4 miliardi di anni. Tali risultati sfidano le teorie precedenti che limitavano il periodo di attività a intervalli più brevi.
Questa scoperta ha implicazioni significative per comprendere non solo la storia geologica della Luna ma anche il suo sviluppo termico e chimico nel corso dei millenni. L’identificazione delle fasi vulcaniche offre agli scienziati un quadro più chiaro su come il nostro satellite abbia interagito con gli eventi cosmici circostanti e come questi abbiano influenzato la sua superficie.
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Fluttuazioni del campo magnetico lunare
Un’altra scoperta sorprendente riguarda le fluttuazioni del campo magnetico lunare nel passato remoto. Attraverso analisi paleomagnetiche sui frammenti basaltici prelevati dai campioni lunari, i ricercatori hanno evidenziato un “rimbalzo” significativo del campo magnetico circa 2,8 miliardi di anni fa. Questo fenomeno suggerisce l’esistenza di una dinamo interna alla Luna che si attivava in modo episodico prima di svanire gradualmente.
Attualmente, il nucleo della Luna è quasi completamente raffreddato; questo spiega perché non presenta un campo magnetico attivo come quello terrestre, dove il nucleo rimane caldo e genera una protezione contro le radiazioni cosmiche. Le analisi paleomagnetiche sono fondamentali poiché permettono agli scienziati di studiare l’allineamento dei minerali nelle rocce formate in epoche passate; tali allineamenti fungono da indicatori storici del campo magnetico presente al momento della loro formazione.
Distribuzione degli elementi volatili
Le indagini condotte sui campioni lunari hanno anche rivelato differenze significative nella composizione chimica tra il mantello del lato nascosto e quello visibile della Luna. In particolare, è emerso che il mantello sul lato oscuro contiene meno acqua rispetto al suo omologo visibile. Questa scoperta conferma l’idea che ci sia una distribuzione non uniforme degli elementi volatili all’interno della struttura lunare.
Gli elementi volatili comprendono sostanze chimiche come acqua , anidride carbonica ed altri gas nobili quali elio o argon; questi elementi giocano un ruolo cruciale nella formazione delle rocce e nell’evoluzione dell’atmosfera planetaria quando presente. La loro distribuzione può influenzare notevolmente i processi geologici attivi sulla superficie lunaresca nel corso dei millenni.
Impatti sulla composizione profonda della Luna
Infine, gli studi sui basalti raccolti dal lato nascosto indicano una fonte del mantello fortemente impoverita in alcuni elementi chimici essenziali per la formazione magmatica. Questo impoverimento sottolinea quanto siano stati determinanti gli impatti meteorici nel modellare le profondità lunari durante la sua storia evolutiva.
Un mantello impoverito significa che alcune porzioni dello stesso hanno perso componenti chiave durante processi come fusioni parziali dovute ad impatti violenti con altri corpi celesti o asteroidi nei primi stadi formativi dell’universo solare. Gli elementi raramente concentrati nel magma—come titanio , alluminio ed altri cosiddetti “incompatibili”—sono stati estratti dalla parte superiore mentre risalivano verso la superficie formando rocce vulcaniche solide.
Queste nuove informazioni offrono uno sguardo prezioso sulle dinamiche interne ed esterne che hanno plasmato non solo la struttura fisica ma anche l’evoluzione complessiva della nostra vicina Luna nei millenni passati.