Un nuovo decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri offre alla Sicilia l’opportunità di implementare significativi bonus fiscali per coloro che scelgono di trasferire la propria residenza o attività sull’isola. Questa iniziativa mira a contrastare lo spopolamento, stimolando la crescita demografica ed economica, seguendo l’esempio del Portogallo.
Il decreto e le sue implicazioni
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha definito questo provvedimento come un passo storico. Dopo un lungo negoziato, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla norma di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria. Questo riconoscimento consente finalmente alla Sicilia di applicare una fiscalità di sviluppo in linea con la sua autonomia finanziaria. Schifani ha dichiarato che sarà possibile intervenire sulle aliquote fiscali competenti, riducendole fino ad azzerarle per attrarre investimenti esterni e sostenere anche le imprese locali.
In particolare, la norma prevede incentivi non solo per i nuovi residenti ma anche per i pensionati non residenti che decidono di acquistare casa sull’isola e trasferirvi la propria residenza. Inoltre sono previsti interventi a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione locale e delle piccole imprese siciliane.
La Regione Siciliana potrà quindi introdurre esenzioni fiscali, detrazioni e deduzioni specifiche oltre a contributi utilizzabili in compensazione tramite convenzioni con l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è chiaro: attrarre cittadini europei ed extraeuropei al fine di promuovere uno sviluppo economico sostenibile insieme a coesione sociale.
Riferimenti al modello-Portogallo
Ma perché si fa riferimento al Portogallo? Negli ultimi anni, il Paese iberico ha adottato misure simili offrendo agevolazioni fiscali ai cittadini stranieri disposti a stabilirsi nel loro territorio. Dal 2009 al 2024 sono state proposte aliquote forfettarie del 20% sui redditi derivanti da professioni altamente specializzate come medici o docenti universitari e un’aliquota fissa del 10% sulle pensioni.
Queste misure hanno portato oltre 89 mila persone a trasferirsi in Portogallo contribuendo così alla rivitalizzazione dell’economia locale e del mercato immobiliare. Tuttavia non mancano gli effetti collaterali: l’aumento della domanda abitativa ha fatto lievitare i prezzi degli immobili rendendo difficile agli abitanti locali trovare alloggi accessibili economicamente. Inoltre l’afflusso massiccio di nuovi residenti ha messo sotto pressione le strutture sanitarie già esistenti nel Paese.
Nel 2024 il Governo portoghese ha quindi deciso di rivedere alcune politiche legate alle agevolazioni fiscali proprio per affrontare queste problematiche emerse negli anni precedenti.
Prossimi passi legislativi in Sicilia
Nonostante l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta un importante traguardo, ci sono ancora diversi passaggi necessari prima che queste misure possano entrare effettivamente in vigore nella Regione Siciliana. Il decreto deve essere firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima della pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale italiana.
Successivamente sarà compito della Regione tradurre questa normativa generale in norme attuative specifiche definendo dettagliatamente quali saranno gli sconti fiscali disponibili e come verranno gestiti gli incentivi previsti dalla legge appena approvata. Solo allora si potrà valutare concretamente se questa iniziativa avrà successo nell’attrarre nuovi residenti ed investitori sull’isola.