Sofia Corradin, una giovane medical writer veronese, ha scelto di allontanarsi dalla carriera di anatomopatologa per dedicarsi alla scrittura e alla comunicazione scientifica. Attraverso i suoi articoli e la newsletter “Appuntamento con la morte“, affronta temi delicati come la morte in modo diretto e senza tabù. La sua esperienza offre uno spaccato interessante su come si può trattare un argomento spesso evitato, utilizzando l’ironia per alleviare il dolore.
Un’infanzia segnata da eventi straordinari
Nata nel 1990 in un piccolo paese della provincia di Verona, Sofia racconta che le sue esperienze infantili hanno avuto un impatto significativo sulla sua vita. Cresciuta in un contesto dove è accaduto anche un evento drammatico legato a un serial killer locale, ha sviluppato una sensibilità particolare verso temi complessi come quello della morte. Queste esperienze formative l’hanno portata a riflettere sul suo futuro professionale.
Inizialmente attratta dal mondo medico, Sofia aveva sognato di diventare medico legale o anatomopatologa. Tuttavia, dopo aver compreso che tali professioni richiedono interazioni dirette con il pubblico – qualcosa che non sentiva fosse nelle sue corde – ha deciso di intraprendere una strada diversa. La scelta del medical writing le consente di esprimere le sue idee senza dover affrontare direttamente il pubblico in situazioni potenzialmente stressanti.
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Il percorso verso la scrittura scientifica
Dal 2018 Sofia è diventata content creator attraverso i social media e piattaforme online. Ha iniziato condividendo contenuti sulla pagina Instagram “La Medicina Geniale“, prima di passare alla creazione della newsletter “Appuntamento con la morte” su Substack nel 2023. In questa newsletter discute apertamente del tema della morte, cercando di normalizzare conversazioni che spesso risultano scomode o taboo nella società contemporanea.
Sofia sottolinea l’importanza dell’argomento: “La morte è ovunque ma parlarne rimane difficile”. Con oltre duemila lettori già coinvolti nella sua iniziativa editoriale, riesce a toccare corde profonde nei suoi lettori offrendo loro uno spazio sicuro per esplorare queste tematiche delicate attraverso citazioni culturali e riferimenti popolari.
Affrontare i tabù attraverso l’ironia
Uno degli aspetti distintivi del lavoro di Sofia è il suo approccio ironico al tema della mortalità. Nella sua newsletter utilizza frasi provocatorie come “Nessuno è morto finché non è caldo” per stimolare discussioni aperte sulla vita e sulla morte. Questo approccio sembra risuonare positivamente tra i lettori; alcuni hanno trovato conforto nelle sue parole durante momenti difficili legati al lutto.
Sofia afferma che parlare apertamente dei processi naturali legati alla vita umana aiuta a ridurre l’ansia associata alla perdita: “Il corpo smette di vivere ma dà avvio a una nuova fase”. L’idea centrale del suo messaggio è quella di esorcizzare il concetto stesso della mortalità rendendolo meno spaventoso attraverso una narrazione accessibile ed empatica.
Il ruolo dei social media nella comunicazione scientifica
Nonostante gli algoritmi dei social network tendano ad evitare contenuti relativi alla morte – considerandoli poco appetibili – Sofia ha trovato modi alternativi per diffondere le sue idee più liberamente tramite la newsletter. Questa scelta rappresenta anche una critica alle dinamiche delle piattaforme digitali dove contenuti diseducativi possono facilmente guadagnarsi visibilità mentre argomenti importanti vengono relegati nell’ombra.
Concludendo questo capitolo della sua carriera da medical writer, Sofia continua a lavorare su progetti editoriali volti ad educare il pubblico riguardo ai temi medici più controversi o misconosciuti; ciò include anche informazioni corrette sull’importanza delle donazioni organiche e sull’evoluzione tecnologica nel campo medico attuale.
In definitiva, grazie al suo coraggio nell’affrontare argomenti complessi con sincerità ed empatia, Corradin si sta affermando come voce importante nel panorama italiano del medical writing contemporaneo.