Un recente studio condotto da ricercatori cinesi ha messo in luce un legame tra la frequenza dei rapporti sessuali e il rischio di depressione. Pubblicato sul Journal of Affective Disorders, lo studio suggerisce che avere rapporti sessuali una o due volte a settimana potrebbe ridurre del 24% il rischio di sviluppare sintomi depressivi. I risultati si basano su dati raccolti dal National Health and Nutrition Examination Survey , un progetto americano che ha monitorato la salute e i comportamenti di oltre 14.000 adulti.
Dettagli dello studio
La ricerca è stata realizzata dal Primo Ospedale Affiliato dell’Università di Shenzhen e dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Shantou. Gli scienziati hanno analizzato le risposte fornite da partecipanti tra i 20 e i 59 anni, raccolte nel periodo dal 2005 al 2016. Ogni partecipante ha compilato il Patient Health Questionnaire-9, uno strumento utile per valutare la presenza di sintomi depressivi, insieme a domande sulla frequenza dei rapporti sessuali.
I ricercatori hanno classificato le abitudini sessuali in tre categorie: meno di una volta al mese, più frequentemente ma non settimanalmente, e almeno una volta alla settimana. I risultati indicano che coloro che avevano rapporti almeno settimanali presentavano un’incidenza significativamente inferiore della depressione rispetto agli altri gruppi.
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Frequenza ideale per migliorare l’umore
Secondo lo studio, la “frequenza magica” per ottenere benefici psicologici sarebbe compresa tra uno e due rapporti a settimana. Questo corrisponde a circa 52-103 atti all’anno, con effetti positivi sulla salute mentale documentati dai ricercatori. Tuttavia, superata questa soglia non si osservano ulteriori miglioramenti; questo fenomeno è stato definito “effetto saturazione”.
Le analisi statistiche hanno dimostrato che i risultati rimangono costanti anche dopo aver considerato variabili come età, genere ed etnia dei partecipanti. Ciò implica che indipendentemente dalle differenze individuali in termini economici o sociali, mantenere una vita sessuale regolare potrebbe essere associato a minori livelli di tristezza.
Limiti dello studio
È importante notare che questo è uno studio osservazionale; quindi non può stabilire se sia l’assenza del sesso a causare depressione oppure viceversa. Inoltre non sono stati presi in considerazione fattori come l’orientamento sessuale o la qualità delle relazioni interpersonali degli individui coinvolti nello studio.
Gli autori riconoscono questi limiti ma sottolineano l’importanza del benessere sessuale nelle valutazioni della salute mentale da parte degli operatori sanitari. Questo approccio potrebbe portare ad un’integrazione della dimensione affettiva nella cura della salute psicologica.
Implicazioni pratiche
Per chi si trova in situazioni difficili sul piano sentimentale o relazionale – come chi utilizza app per incontri con profili poco incoraggianti – queste scoperte possono sembrare lontane dalla realtà quotidiana ma offrono spunti interessanti su quanto possa influenzare il benessere generale anche solo avere contatti fisici regolari.
Lo studio rappresenta un contributo significativo alla comprensione del legame tra vita intima e salute mentale; offre spunti utilissimi sia ai professionisti della sanità sia alle persone comuni nel riflettere sull’importanza delle relazioni intime nella propria vita quotidiana.