The Watcher: la serie Netflix che ha disturbato il sonno di molti spettatori

Lo studio di Netflix rivela che la serie “The Watcher” ha aumentato del 527% le ricerche per rimedi contro l’insonnia, evidenziando l’impatto psicologico dei contenuti horror sugli spettatori.
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Un recente studio commissionato da Netflix ha rivelato che la visione della serie “The Watcher” ha avuto effetti inaspettati sul pubblico, con un aumento significativo delle ricerche online per rimedi contro l’insonnia. La serie, uscita nel 2022 e diretta da Ryan Murphy, si basa su una storia vera e ha suscitato reazioni forti tra gli spettatori.

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La trama inquietante di The Watcher

“The Watcher” racconta la storia dei coniugi Brannock, interpretati da Naomi Watts e Bobby Cannavale, che si trasferiscono in un tranquillo sobborgo americano. Tuttavia, la loro nuova vita viene presto turbata dall’arrivo di lettere minatorie inviate da uno stalker misterioso. L’atmosfera claustrofobica della serie è accentuata dalla costante sensazione di minaccia che accompagna i protagonisti. Questo mix di suspense e paura ha reso “The Watcher” una delle produzioni più discusse del catalogo Netflix.

La narrazione trae ispirazione dal caso reale della famiglia Broaddus nel New Jersey, i quali nel 2014 ricevettero lettere inquietanti dopo aver acquistato una casa. Anche se i veri protagonisti non hanno mai abitato stabilmente nell’abitazione in questione, la serie utilizza elementi narrativi per costruire un racconto avvincente carico di paranoia e tensione crescente.

Gli effetti collaterali sulla salute mentale degli spettatori

Secondo lo studio condotto da Netflix, molti spettatori hanno riportato difficoltà a dormire dopo aver visto “The Watcher”. Le ricerche online per rimedi contro l’insonnia sono aumentate del 527%, evidenziando come il contenuto horror possa influenzare negativamente il benessere psicologico degli utenti. Katherine Hall, psicologa del sonno coinvolta nello studio, spiega come gli incubi siano spesso legati a situazioni stressanti. Le emozioni amplificate dai film o dalle serie horror possono creare uno stato d’allerta duraturo anche dopo la visione.

Hall sottolinea che meccanismi psicologici come suspense e colpi di scena contribuiscono a mantenere alta l’attenzione dello spettatore durante lo spettacolo ma possono anche impedire al cervello di rilassarsi successivamente. Questo fenomeno rende le esperienze horror particolarmente intense ed emotive.

Un successo mediatico tra suggestione e realtà

Il successo mediatico de “The Watcher” è evidente non solo nei numeri ma anche nelle discussioni generate sui social media e nelle piattaforme online dedicate alle recensioni cinematografiche. Molti utenti hanno condiviso le proprie esperienze personali riguardo all’impatto emotivo della visione della serie; alcuni hanno addirittura dichiarato che le immagini inquietanti continuano a perseguitarli anche giorni dopo aver terminato lo show.

La capacità della serie di mescolare elementi reali con finzione narrativa contribuisce alla sua efficacia nel generare ansia tra gli spettatori. Il caso Broaddus rappresenta infatti un esempio concreto delle paure moderne legate alla sicurezza domestica e alla vulnerabilità personale.

In sintesi, “The Watcher” non è solo un prodotto d’intrattenimento; è diventata parte integrante del dibattito contemporaneo sulle conseguenze psicologiche dei contenuti horror nella cultura popolare moderna.

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